[18/06/2007] Acqua

Fiumi toscani, Gasperini: «Serve cura ricostituente, situazione preoccupante»

FIRENZE. Nei giorni scorsi sono stati resi noti i dati toscani della campagna nazionale “Fiumi e legalità” di Legambiente e Corpo Forestale dello Stato. In Italia ogni giorno vengono commessi 4 reati a danno dei fiumi. Tra il 2003 e il 2006 sono ben 6.333 gli illeciti commessi lungo le sponde dei nostri corsi d’acqua di cui 1.352 penali e 4.981 amministrativi.

La Toscana è una delle tre regioni, insieme al Lazio e all’Abruzzo che hanno subito più azioni illecite nel corso dei quattro anni considerati. Si contano 622 illeciti nelle acque interne, di cui 563 amministrativi e 59 penali, un dato che dà l’idea della difficile situazione in cui gli ecosistemi fluviali in questa regione continuano a vivere. Captazioni e pesca illegale sono le azioni illecite più frequenti, con rispettivamente 235 e 242 casi accertati in tutto il quadriennio considerato.

Subito dopo abbiamo l’inquinamento delle acque (107) e gli illeciti di Polizia fluviale, che comprendono il furto di ghiaia e inerti dagli alvei dei fiumi, le opere idrauliche non a norma, le problematiche legate all’accrescimento dei rischi idrogeologici, gli illeciti nelle aree demaniali sui fiumi e dei torrenti, come il dramma dell’abusivismo edilizio (38).

«I fiumi sono una risorsa importantissima, contribuiscono a rendere unica l’Italia – dichiara Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana - ma sono troppo spesso trascurati, dimenticati, abusati, aggrediti dall’abusivismo, dall’inquinamento, dalle escavazioni in alveo e dalla captazione delle acque. Con questa campagna si realizza una vera e propria fotografia dello stato di salute dei nostri corsi d’acqua e un attento monitoraggio delle illegalità commesse a loro danno».

Ma guardiamo i dati nello specifico divisi per province. Nell’ultimo triennio sono stati effettuati in Toscana dalla Forestale oltre 11.000 controlli sul territorio, e 4.890 su persone. Grazie a questa attività sono stati effettuati 13 sequestri amministrativi e penali e sono stati identificati e denunciati 46 “criminali fluviali”. Più di 122.000 euro sono stati notificati per illeciti amministrativi lungo i fiumi, con ben 563 multe effettuate dal Corpo forestale dello Stato dal 2003 al 2005.

Dei 146 illeciti commessi in Toscana nel 2006, la maggior parte rientra nel territorio di Arezzo (59), quasi tutti di tipo amministrativo e quasi tutti relativi alla pesca illegale (55). Seguono Grosseto (34, tutti legati all’inquinamento), Livorno (12) e Pistoia (10), con illeciti quasi esclusivamente amministrativi. Presenta molti illeciti amministrativi, ma non solo, la provincia di Firenze, che nel 2006 ha registrato anche 4 reati.

La provincia nella quale sono stati più frequenti i reati di polizia fluviale è Livorno, mentre a Pistoia c’è il primato regionale delle captazioni (7 su 10). «La fotografia è preoccupante - dichiara Federico Gasperini responsabile della commissione acque di Legambiente Toscana - considerando soprattutto che sono solo i dati del Cfs. Del resto girando per fiumi e torrenti della regione, la sensazione che si ha è quella di “sofferenza” dei nostri ecosistemi fluviali: poca acqua, e le motivazioni sono molte, ma come abbiamo visto le captazioni illegali sono frequenti e spesso quelle legali sono relative a concessioni di molti anni fa che non tengono conto nemmeno dei minimi deflussi fluviali. Fiumi maltrattati, con scarso rispetto delle fasce di vegetazione perifluviale e frequente è il “piccolo” abusivismo nelle aree di pertinenza fluviale.

Inoltre, ancora nel 2007, sono molti gli scarichi non depurati o non adeguatamente depurati in base alle capacità autodepurative dei corpi recettori. Se vogliamo raggiungere gli obiettivi di qualità previsti dalla normativa al 2015 – conclude Gasperini - è necessario pianificare velocemente una bella cura “ricostituente” per i nostri corsi d’acqua, e ovviamente monitoraggio e controllo devono trovare le risorse necessarie perché sono indispensabili per le verifiche dei processi di riqualificazione e risanamento degli ecosistemi fluviali».

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