[18/06/2007] Comunicati

Quando i conflitti mandano in tilt la presunta coerenza politica

LIVORNO. Venerdì scorso greenreport ha riportato e commentato la notizia della nascita di un nuovo movimento ambientalista di destra. Esaltato dall’iniziativa Sandro Bondi affermava che «l’unico ambientalismo in Italia che ha avuto un ruolo nasce da una costola marxista, antagonista nei confronti dello sviluppo, i cui emblemi sono Bassolino e Pecoraro Scanio che icasticamente hanno eretto a loro stessi un monumento rappresentato dalle montagne di rifiuti abbandonati». Avevamo sottolineato che rivendicavano uno modo di agire senza sé e senza ma, assolutamente smentibile, almeno in Toscana: praticamente ovunque ci sia da realizzare un impianto di qualunque forma, dimensione o fine.

Dove c’è conflitto e una maggioranza del centrosinistra, infatti, il centrodestra si schiera con i comitati e la sinistra antagonista. L’Osmannoro, Pistoia, Prato, Lucca, Follonica, Pontassieve sono solo alcuni esempi. E oggi, da Ariano Irpino, ma anche da Noto (Siracusa), arrivano altre conferme di questo cortocircuito.
Partiamo da Ariano Irpino dove da stamani oltre 400 persone attendono il passaggio dei tir dei rifiuti provenienti da Napoli e Avellino. I manifestanti vogliono bloccare i mezzi scortati da polizia e carabinieri lungo via Cardito che è quella che conduce alla discarica di Difesa Grande, riaperta dal Governo per 20 giorni a causa della ben nota emergenza.

Ma la notizia è un’altra, già anticipata dall’Unità di sabato: sapete chi c’è alla testa del corteo? Il sindaco di Ariano Irpino Domenico Gambacorta e il deputato Francesco Caruso. Ovvero un amministratore di Forza Italia e un esponente della sinistra antagonista.
Osserviamo poi che a Noto (Siracusa) in occasione della riapertura al pubblico dopo otto anni di restauro della famosa cattedrale, il premier Prodi e il governatore Salvatore Cuffaro (quindi centrosinistra e centrodestra) sono stati fischiati da un centinaio di persone appartenenti al Comitato cittadino di Augusta contro la realizzazione degli inceneritori in Sicilia. E anche contro le trivellazioni in tutta la Val di Noto. Qui, lo ripetiamo a scanso di equivoci, non abbiamo l´intenzione di entrare nel merito della questione rifiuti in Campania o in Sicilia perché non è questo il punto dell’analisi sulla quale vogliamo porre l’attenzione. E neppure ci interessa sparare sull’iniziativa del centrodestra. Piuttosto vorremmo contribuire a chiarire quale sia lo stato delle cose. A rimettere insieme i pezzi. A sottolineare chi parla e con quali argomenti contro chi. Al cortocircuito di fronte al quale ci troviamo. Mentre i problemi continuano ad essere tutti senza soluzioni.

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