[14/06/2007] Comunicati

Gli strani riflessi dell’informazione e il sondaggio risorto

LIVORNO. I telegiornali di oggi hanno ripreso con un certo rilievo i risultati del sondaggio “Cosa faresti per il pianeta” di Legambiente e La Nuova Ecologia, dal quale viene fuori che il 64,8% degli italiani pensa che l’effetto serra un problema urgente; il 70,3% considera l’inquinamento un problema grave come la disoccupazione e l´aumento del costo della vita; . L’87,2% ritiene che l´inquinamento sia causato dalle attività dell’uomo, ma sono ancora pochi quelli disposti a cambiare il proprio stile di vita: solo il 28,1% rinuncerebbe all’auto di proprietà e appena il 36,3% pensa di sostituire i propri elettrodomestici con altri ad alta efficienza.Consenso Consenso altissimo per la raccolta differenziata (86,2%), uso di lampadine a basso consumo (72,5%) e a spegnere la luce quando si esce dalla stanza (75,1%).

Siamo andati a cercare nel sito di Legambiente e non abbiamo trovato niente, ci siamo allora spostati sul portale della Nuova Ecologia, niente nemmeno lì. Il sondaggio risultava un mistero, eppure noi quei dati li avevamo già sentiti, e non certo oggi.

E’ bastata una telefonata ai colleghi della Nuova Ecologia per scoprire che si trattava dello stesso sondaggio di Lorien Consulting su un campione di mille interviste telefoniche, reso noto, tra il disinteresse quasi generale, e sul quale a Greenreport avevamo scritto un articolo intitolato “Le preoccupazioni degli italiani: costo della vita, lavoro e inquinamento”.

«Oggi – ci spiegano alla redazione della Nuova Ecologia - dando notizia del forum “QualEnergia?
Alternative - Ricerche - Imprese – Istituzioni”, Repubblica.it ha ripreso i dati di quel sondaggio di quasi un mese e mezzo fa, e i telegiornali hanno ripreso la ripresa di Repubblica. Sono gli strani riflessi che a volte ha l’informazione”.

Strani riflessi e strani tempi, visto che del sondaggio, lanciato oggi dalle tv con tanto clamore ed interviste volanti allegate, Greenreport aveva dato dettagliate notizie appena reso noto: 41 giorni fa, il 3 maggio 2007.

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