[13/06/2007] Energia

Piombino, ´Sulla centrale a biomasse necessario un ripensamento´

PIOMBINO (Livorno). Non vogliamo polemizzare con Matteo Tortolini, ma quelle sue dichiarazioni sulla centrale a biomasse richiedono necessariamente una replica. La lista Insieme per lo Sviluppo e lo SDI che ne è parte integrante proprio non possono essere catalogati tra la sinistra protezionista e conservatrice. Con gli slogan si va poco lontano, ma se è necessario siamo bravi anche noi ad usarli.

Piuttosto, perché non si risponde sul merito delle contestazioni che noi ed altre forze hanno posto? È vero o no che a novembre è stato assegnato dal Comune il terreno alla società che costruirà la centrale, pur non essendoci ancora l’autorizzazione dalla Provincia per la sua costruzione ed il suo esercizio? È vero o no che questa decisione è avvenuta senza alcuna discussione politica preventiva? È vero o no che pur avendo noi sollecitato a fine febbraio un dibattito su questa nuova centrale dopo aver appreso dell’assegnazione del terreno solo dalla stampa, si è comunque andati avanti senza un minimo confronto nemmeno tra i partiti della maggioranza? È vero o no che lo stesso metodo si è usato in Provincia, non informando neppure i consiglieri che la Provincia avrebbe rilasciato l’autorizzazione e presentando loro la questione nell’ultimo consiglio provinciale come cosa ormai già fatta? È vero o no che come coalizione abbiamo sempre detto di volere uno sviluppo basato sulla qualità delle produzioni, delle imprese che si devono insediare e dello stesso lavoro che si crea? Siamo sicuri che una centrale che brucia oli vegetali si caratterizzi per questa qualità dello sviluppo, avendo sicuramente un impatto ambientale, non aumentando di molto l’occupazione se non con la costruzione e certo non necessitando di manodopera qualificata? Tortolini poi cita il Presidente del Brasile Lula, noi, più modestamente, l’Assessore Regionale all’Ambiente Artusa.

Questi ha dichiarato (GreenReport, 31 maggio, ndr) che la Regione punta sulle “filere corte”, non accettando centrali che utilizzano biomasse coltivate in altra parte del mondo al posto di foreste, perché «se si pensa di risolvere la questione delle emissioni di gas effetto serra in Italia, distruggendo le foreste del Borneo, non avremmo proprio capito niente». E, a precisa domanda sull’impianto di Piombino, ha così risposto: «L’olio di palma ha una valenza ambientale fortemente negativa, non potremmo mai accettare un progetto del genere. Certo io mi auguro non venga fatto: la Regione non darà mai un’autorizzazione del genere, se però il nostro parere non fosse vincolante l’unica cosa che dico è che il sindaco di Piombino è accorto e sa perfettamente quella che è la posizione della Regione su questo tema, ben esplicitata anche nel Praa, quindi agirà di conseguenza».

Vogliamo aprire uno scontro con la Regione? E vogliamo davvero spaccare la maggioranza come è successo in Provincia con SDI, Sinistra Democratica, PdCI e Verdi insieme a Rifondazione ed il costruendo partito democratico dall’altra? Il ripensamento è quindi necessario e con questa gestione le dimissioni di Garufo, cui va comunque la nostra stima al di là di questa vicenda e che paga per responsabilità non solo sue, diventano però un atto dovuto, a meno che non modifichi la sua posizione.

*Coordinamento Insieme per lo Sviluppo – SDI – Rosa nel Pugno Piombino

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