[12/06/2007] Comunicati

Società unica di gestione, Benigni (Asm) fa il punto

PRATO. Dopo la firma del patto sulla gestione dei rifiuti in area metropolitana, siglata il 31 gennaio scorso, si sono un po’ perse le tracce di questo progetto che prevede tra le altre cose, un’unica società di gestione per tutta l’area interessata. Il processo di aggregazione non è certo semplice e per fare il punto della situazione abbiamo cercato Adriano Benigni (Nella foto il primo a sinistra), presidente dell’Asm di Prato.

«Tutto sta procedendo regolarmente – spiega – l’ultima riunione c’è stata un mese fa e attualmente le aziende stanno lavorando per raccogliere tutti i dati necessari alla futura aggregazione: popolazione servita, quantità di rifiuti gestita, ma soprattutto contratti in essere con fornitori di servizi: ogni azienda infatti smaltisce diverse tipologie di rifiuti fuori dall’area metropolitana e tutti questi dati vanno raccolti per poi andare avanti concretamente nell’operazione».
Prima della pausa estiva è previsto un nuovo incontro che dovrà servire a mettere in comune tutta questa mole di dati, per poi proseguire il lavoro a settembre.

«Nel protocollo che abbiamo firmato ci siamo dati diversi obiettivi intermedi – spiega ancora Benigni – e uno di questi è proprio integrare il lavoro unificando le convenzioni in essere».
Intanto fuori dalla Toscana altre aggregazioni vanno avanti, come quella delle multiutility di Milano e Brescia che ha portato alla nascita del colosso Asem, e che Benigni legge come uno stimolo positivo.
«Credo che sia sempre un fatto positivo quando si riescono a fare aggregazioni di questo tipo – conclude il presidente dell’Asm – perché le aziende si dimensionano sfruttando le economie di scala, anche se devo dire che fusioni così massicce le vedo molto bene sulla questione energetica in particolare. Non credo che la fusione lombarda avrà influenze particolari sulla nostra regione: dipende tutto da noi, da come saremo in grado di risolvere i problemi e costruire qualcosa di nuovo e di diverso».

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