[12/06/2007] Comunicati

Da oggi Life+ è lo strumento finanziario unico per l´ambiente

LIVORNO. Entra in vigore oggi Life+ lo strumento finanziario unico europeo per l’ambiente istituito con regolamento n. 614 del 23 maggio 2007. L’obiettivo generale di Life+ è quello di contribuire all’aggiornamento e allo sviluppo della politica e della normativa comunitaria in materia di ambiente - compresa l’integrazione dell’ambiente in altre politiche - contribuendo in tal modo allo sviluppo sostenibile. In particolare si legge all’art. 1 del regolamento che lo strumento favorisce l’attuazione del sesto programma comunitario di azione in materia di ambiente istituito nel 2002.

E con l’entrata in vigore del regolamento in questione perdono la loro validità - perché espressamente abrogati – quattro disposizioni: il regolamento riguardante lo strumento finanziario per l’ambiente (Life); quello relativo al monitoraggio delle foreste e delle interazioni ambientali della comunità (Fores Focus); la decisione concernete un quadro comunitario di cooperazione per uno sviluppo sostenibile di un ambiente umano; e quella che stabilisce un programma di azione comunitaria per la promozione delle organizzazioni non governative attive principalmente nel campo della protezione ambientale.
Le ragioni che portano alla scelta dell’unico strumento finanziario sono la necessaria consolidazione dei vari strumenti ambientali esistenti, cioè la semplificazione della programmazione e la razionalizzazione della gestione.

Life+ infatti consta di tre componenti (ognuno dei quali in precedenza compresi, regolati e finanziati in disposizioni ad hoc): natura e biodiversità, politica e governance ambientale, informazione e comunicazione. E per ogni area il legislatore comunitario individua obiettivi specifici inerenti alla stessa materia.
I progetti possono essere presentati e proposti da organismi, soggetti e istituzioni pubbliche e private dei paesi membri, ma anche degli stati Efta che sono diventati membri dell’agenzia europea per l’ambiente, dei paesi candidati all’adesione dell’Unione Europea, dei paesi Balcanici occidentali partecipanti al processo di stabilizzazione e associazione.
E proprio per soddisfare l’interesse generale comunitario di tutela dell’ambiente e la possibile promozione di sinergie tra le diverse priorità del sesto programma d’azione ambientale, il legislatore europeo prevede una serie di criteri di ammissibilità per il finanziamento. Al fine di assicurare un valore aggiunto europeo e per evitare che siano finanziate attività ricorrenti, i progetti devono soddisfare almeno uno dei criteri seguenti: progetti riguardanti le migliori pratiche o di dimostrazione destinati a dare attuazione alla direttiva Habitat o Uccelli; progetti innovativi o di dimostrazione attinenti ad obiettivi comunitari in materia di ambiente, compresi lo sviluppo o la diffusione di tecniche, know how o tecnologie finalizzati alle migliori pratiche; campagne di sensibilizzazione e formazione specifica per gli agenti implicati nella prevenzione degli incendi boschivi; progetti finalizzati alla definizione ed alla realizzazione di obiettivi comunitari connessi con il monitoraggio a lungo termine e su larga base, armonizzato e completo, delle foreste e delle interazioni ambientali.

E il finanziamento può essere rilasciato attraverso una delle due forme indicate nel regolamento come le sovvenzioni o il contratto d’appalto pubblico. Le sovvenzioni comunitarie possono essere concesse secondo modalità specifiche, quali gli accordi quadro di partenariato, la partecipazione a fondi e meccanismi finanziari oppure il cofinanziamento per azioni a favore di organismi che perseguono obiettivi di interesse generale europeo.

Nel caso di contratti di appalto pubblico invece, i fondi comunitari possono coprire i costi per l’acquisto di beni e servizi. Tali costi possono comprendere le spese di informazione e comunicazione, preparazione, attuazione, monitoraggio, controllo e valutazione dei progetti, delle politiche, dei programmi e della legislazione.
La dotazione finanziaria per attuare e finanziare le varie attività proposte per il periodo compreso tra il 1 gennaio 2007 ed il 31 dicembre 2013 è pari a 2.143.409.000 euro. E almeno il 78 % delle risorse di bilancio per Life+ dovrà essere usato per finanziare progetti in cui almeno il 50% delle risorse di bilancio sono destinate a sostegno della conservazione della natura e della biodiversità.
Il progetto una volta finanziato viene sottoposto a un monitoraggio continuo e in caso di non osservanza degli obiettivi decade il fianziamento.

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