[11/06/2007] Acqua

Difendere i fiumi per difenderci dai fiumi

FIRENZE. Un interessante seminario italo-spagnolo sulla riqualificazione dei corsi d´acqua si svolgerà giovedì 14 giugno a Parma, presso l´auditorium di Banca Monte Parma (via Bruno Longhi n.9). L’evento internazionale organizzato dal Cirf (Centro italiano per la riqualificazione fluviale) ha per titolo «La riqualificazione dei corsi d´acqua come strumento per la riduzione del rischio idraulico e idromorfologico e il raggiungimento del buono stato ecologico: nuovi criteri nei lavori fluviali e politiche in ambito mediterraneo».

L´iniziativa, che vede la partecipazione dei ministeri dell´ambiente italiano e spagnolo e di numerosi rappresentanti di regioni e autorità di bacino dei due paesi, vuole essere l´occasione per interrogarsi sulla correttezza dell´approccio finora adottato per la gestione dei nostri corsi d´acqua, proponendo soluzioni strategiche ed operative. Gli organizzatori partono da alcune domande a cui il dibattito tra enti pubblici ed esperti di settore tenterà di dare risposta. Perché nonostante le sempre più ingenti spese per argini e opere di difesa, i danni ad ogni alluvione continuano ad aumentare? Difendere con le opere idrauliche è sempre conveniente, o (come sempre più esperienze sembrano dimostrare) è più sensato gestire il rischio idraulico "ridando più spazio al fiume"? E cosa significa concretamente? Ha senso abbandonare o addirittura rimuovere opere esistenti (difese spondali, argini, dighe,...)? E per fare tutto questo il quadro normativo è adeguato o va cambiato? Nel convegno verrà messa a confronto l’esperienza italiana con quella spagnola: abbiamo chiesto agli organizzatori di chiarirne i motivi.

«In Spagna - spiegano dal Cirf - il ministero dell´ambiente sta promuovendo il Plan Nacional de Restauración de Ríos, un ambizioso piano nazionale di riqualificazione dei corsi d´acqua che si può ricondurre al principio ispiratore "difendere i fiumi per difenderci dai fiumi", che molti vorrebbero trovasse più spazio anche in Italia. Anche nel nostro Paese lo stanziamento, nell´ultima manovra finanziaria, di ingenti fondi per la difesa del suolo e contro il dissesto idrogeologico potrebbe rappresentare un´ottima opportunità».

«Un´opportunità - continuano dal Cirf - per effettuare azioni integrate, ambientalmente ed economicamente sostenibili e contemporaneamente avviare una strategia di interventi che possano contribuire a raggiungere sia l´obiettivo di riduzione del rischio idraulico (legato alle esondazioni) e idromorfologico (legato alle dinamiche geomorfologiche degli alvei fluviali), che quello di migliorare lo stato ecologico dei corsi d´acqua. Tali risultati si otterranno però solo modificando radicalmente l´approccio alla gestione dei fiumi seguito finora. Se questi fondi verranno invece utilizzati solo per costruire nuove opere, incrementando ulteriormente l´artificializzazione dei fiumi, il rischio è di rendere ancora più difficile il raggiungimento, entro il 2015, dello stato buono per tutti i corsi d´acqua richiesto agli Stati europei dalla Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE)» concludono dal Cirf.

Il seminario del 14 giugno sarà il primo di una serie di incontri tecnici internazionali dedicati al tema della riqualificazione fluviale e dell´implementazione delle politiche comunitarie, tappe preparatorie al Convegno Internazionale 2008 dell´European Centre for River Restoration (Ecrr, Centro Europeo per la Riqualificazione Fluviale (la cui segreteria è attualmente gestita dal Cirf), che si svolgerà dal 16 al 21 giugno 2008 a Venezia. Per il programma dettagliato del convegno di Parma visitare il sito www.cirf.org link eventi.

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