[28/02/2006] Rifiuti

Comieco e università Bicocca: la raccolta differenziata rivela nuovi stili di vita

MILANO - La raccolta differenziata è la nuova variabile e dimensione di analisi per capire alcuni trend di cambiamento negli stili di vita e nelle pratiche di consumo nel nostro paese. Questa la novità presentata dal Dipartimento di Sociologia dell´Università di Milano-Bicocca e Comieco - Consorzio Nazionale per il Recupero ed il Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica nel convegno “Stili di vita, comportamenti di consumo e raccolta dei rifiuti´”.

«Dopo la creazione dell´Osservatorio Nazionale sul Senso Civico insieme ad altri partner, Comieco ha collaborato con l´Università Bicocca per questa ricerca che analizza i comportamenti degli italiani e l´evoluzione dei consumi utilizzando la raccolta differenziata come ´cartina di tornasole» ha dichiarato Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco.

«Una raccolta differenziata che, soprattutto per ciò che riguarda la carta ed il cartone, vede gli italiani sempre più convinti del valore di un gesto che ci colloca ai primi posti in Europa con oltre 2.000.000 di tonnellate raccolte nel 2005».

In Italia lo spazio abitativo è una risorsa sempre più scarsa e non compatibile con la razionale gestione dei rifiuti. La soluzione sarebbe trasferire il problema nello spazio cosiddetto semi-pubblico, che sta a metà tra l´appartamento e la strada: gli spazi comuni della raccolta differenziata potrebbero diventare non solo i luoghi per accogliere i bidoni ma, soprattutto, aree per una comunicazione fondata sull´emulazione (se lo fa il vicino lo faccio anch´io) che sia in grado di riattivare i rapporti tra i vicini di casa ormai inesistenti. Nuove anche le modalità di consumo:
si va sempre più verso un cittadino che utilizza prodotti indipendentemente dal possesso o dall´acquisto (il noleggio o il comodato d´uso aumentano il loro peso), al di fuori della casa e dell´ufficio. Un cittadino che viaggia spesso per lavoro e passa sempre più tempo negli aeroporti e nelle stazioni.

Bisogna quindi pensare spazi e modalità nuovi per dare ovunque accessibilità alla raccolta differenziata. Una società sempre più divisa ed individualista vede la famiglia come unica istituzione che sostiene l´individuo. Si tratta però di una famiglia nella quale le colf e le badanti spesso immigrate assumono una rilevanza fondamentale nelle scelte di acquisto e nelle pratiche sociali rilevanti come la raccolta differenziata. Occorre quindi un sistema normativo ed educativo che unisca nuovi e vecchi italiani anche in termini di comunicazione - fornendo le informazioni nelle lingue dei paesi d´origine, ad esempio - favorendo la conoscenza dei reali benefici della raccolta.

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