[07/06/2007] Urbanistica

Gorgona tra “solarium” sospetti e progetti sostenibili

LIVORNO. Nei giorni scorsi il Cta del Corpo forestale dello stato del parco nazionale dell’Arcipelago toscano è arrivato a Gorgona per controllare alcune segnalazioni ed ha trovato qualcosa che forse, in un’isola interamente compresa in un’area protetta, non avrebbe dovuto esserci: scogli spianati , scale di accesso al mare, docce e muri a secco e, a quanto si legge dalle agenzie, anche un "solarium".

Manufatti molto strani, visto che l’isola è una colonia penale agricola e che, evidentemente, se il parco nazionale ha mandato il Cfs a controllare, probabilmente quelle opere sono state realizzate senza i necessari nulla-osta dell’area protetta, resta da vedere se esistono le concessioni del comune di Livorno, intanto la Procura l´esito degli accertamenti. Sarà anche per rendersi conto di questo che il capogruppo dei Verdi Regione Toscana, Mario Lupi, annuncia di aver passato la giornata mondiale dell’ ambiente nel parco nazionale «con una visita e incontri dedicata a Gorgona per la costruzione di un progetto unitario per quest’isola, perla dell’Arcipelago».

La visita di Lupi sembra sia stata fruttuosa: «dichiaro subito un ottimo risultato positivo della visita e dell’incontro con il provveditore del ministero di grazia e giustizia e con i rappresentanti del parco, del comune di Livorno e della direzione del carcere. Il tema dell’incontro è stato, naturalmente – sottolinea Lupi – per l’apertura dell’isola e del carcere alla collettività e ad un tipo di turismo sostenibile per l’isola. Abbiamo avviato un tavolo istituzionale e una cabina di regia dei soggetti istituzionali che hanno competenze su questo territorio, affinché ognuno possa apportare idee e progetti in tempi rapidi con l’obiettivo di avere un progetto unitario per Gorgonia,in considerazione della complessità storico-ambientale e umana dell’isola, della sicurezza e del trattamento dei detenuti che sono circa sessanta (ad oggi 56). Per questo processo c’è bisogno di definire un progetto generale e l’attivazione di iniziative specifiche per addivenire alla fruibilità e all’apertura di frequenze turistiche sostenibili e concertate con le misure di sicurezza».

Per il consigliere regionale «occorre far riprendere respiro all’isola di Gorgona con il coinvolgimento dei residenti civili (pochi), di un turismo ambientale e naturalistico per scopi soprattutto didattici, con servizi di qualità e con il coinvolgimento dei detenuti al fine di prospettare anche a loro una professionalità possibile al momento dell’uscita dal carcere. L’isola va sottratta all’isolamento adesso, subito ; anche con risposte in tempi rapidi e con una migliore efficienza dei servizi, anche di comunicazione (ad esempio, manca la Adsl), con Gorgona».
Chissà, forse il “solarium” scoperto dal Cfs del parco era stato pensato come prima pietra di questo nuovo progetto.

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