[06/06/2007] Comunicati

La più calda primavera italiana dal 1800

LIVORNO. Secondo l’Istituto di scienze dell´atmosfera e del clima del Cnr (Isac-Cnr) di Bologna, la primavera italiana che sta per finire è stata la più calda dal 1800 ad oggi, lo stesso dato riscontrato per l’inverno 2006-07.

«Non sono bastate, infatti, le temperature più fresche degli ultimi giorni di maggio - spiega Teresa Nanni dell’Isac-Cnr - per abbassare la media primaverile, con un’anomalia positiva di 2,3°C al di sopra della media del periodo di riferimento (1961-1990). A trascinare in alto la media delle temperature è stato soprattutto un caldissimo aprile con + 3,1 gradi rispetto alle medie, mentre marzo ha registrato un + 1,6 e maggio + 2,1. «Il contributo maggiore alle alte temperature primaverili di quest’anno - specifica la dottoressa Nanni - proviene dalle temperature massime: le più elevate degli ultimi due secoli, con un’anomalia positiva di 1,8 gradi, seguite da quelle del 1945, del 2003 e del 2001. La media stagionale delle temperature minime si colloca, invece, al 2° posto dopo quella del 2003».

Per un altro ricercatore Isac, Michele Brunetti «Una situazione simile a quella in corso si era già presentata nel 2001 che, fino al 2007, era stato l’anno con l’inverno e la primavera più caldi dei due secoli passati. Queste temperature da record, sia per l’inverno sia per la primavera, non sono da interpretare come “messaggi premonitori” di una prossima estate bollente. Basti pensare che l’estate del 2003, che detiene a tutt’oggi il primato della più calda dal 1800 con un’anomalia positiva di ben 4,2 gradi centigradi, fu preceduta da un inverno con temperature piuttosto basse (il 52esimo della serie) e da una primavera calda ma non da record, che attualmente si classifica al settimo posto. Per sapere come potrà presentarsi la prossima estate lasciamo quindi la parola alle previsioni stagionali».

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