[01/06/2007] Aria
AREZZO. E’ stato presentato stamani dall’amministrazione provinciale in collaborazione con l’Arpat, il rapporto sulla qualità dell’aria in provincia di Arezzo. In sintesi: non ci sono allarmi particolari ma deve essere intensificata la lotta alle fonti di inquinamento. «I valori registrati nelle varie rilevazioni fatte sul territorio provinciale – ha dichiarato l’assessore all’ambiente della provincia Andrea Cutini – sono sostanzialmente entro i limiti di norma, ma siamo consapevoli che questi limiti diventeranno sempre più severi negli anni a venire e siamo molto impegnati per far si che i livelli degli inquinanti siano monitorati costantemente e per individuare proposte adeguate a garantire il miglioramento della qualità dell’aria. Intanto - conclude Cutini - grazie al lavoro dell’Arpat, stiamo garantendo alla cittadinanza dati costantemente aggiornati e disponibili su tutti i mezzi di informazione, per garantire la massima trasparenza».
Una conferma di quanto rappresentato, è giunta dai dati forniti da Claudio Bondi, responsabile della rete di rilevamento Arpat, l’agenzia che gestisce per conto della provincia il Centro operativo provinciale e che ha svolto numerosi controlli con il proprio mezzo mobile. Nel dettaglio: nel comune di Rassina, emergono solo alcuni episodi di superamento del valore di riferimento per azoto e polveri, dati non particolarmente negativi considerando che l’abitato del piccolo centro casentinese è interamente attraversato dalla Sr 71.
Inoltre in zona è costantemente attivo un controllo sulle emissioni dello stabilimento Colacem. Risultati simili a Subbiano. «Qualche superamento lo abbiamo registrato nella zona di confine tra abitato e zona industriale – ha spiegato Bondi – a conferma del fatto che nelle urbanizzazioni occorre prevedere zone cuscinetto tra aree destinate a insediamenti così diversi». Controlli con metodologie diverse, sono stati effettuati in alcuni grandi centri del territorio (Cortona, Sansepolcro, Bibbiena e Montevarchi), per misurare l’inquinamento da benzene (maggiormente collegato agli scarichi delle auto e dei mezzi pesanti). La rilevazione più alta è stata registrata a Camucia (Cortona), con 5.5 unità per metro cubo, contro i 3.9 di Bibbiena e i 2.5. di Sansepolcro e Montevarchi. «Un dato entro la norma per ora – conclude Bondi – ma fuori dal limite che entrerà in vigore nel 2010, pari a 5 unità».