[31/05/2007] Consumo

Reach al via: ecco cosa cambia da domani

LIVORNO. Dopo oltre otto anni di gestazione e un lungo iter parlamentare domani entrerà in vigore in tutti e 27 gli stati membri d’Europa, il nuovo regolamento sulle sostanze chimiche. Trattandosi di un regolamento che non ha bisogno di attuazione negli ordinamenti nazionali, il Reach (Registration, evaluation, autorization of chemicals) entra infatti automaticamente in vigore a partire appunto dal 1° giugno. In Italia la sua applicazione è stata ufficializzata mediante l´articolo 5 bis della legge 46 del 6 aprile 2007, che individua nel ministero della Salute l´autorità competente nazionale, che si avvarrà per le attività previste del supporto tecnico scientifico dell´Agenzia per la protezione ambientale e dell´Istituto superiore di Sanità.

Il nuovo regolamento, che entrerà a regime nel 2018 con diverse scadenze, sostituisce 40 atti legislativi precedenti e stabilisce un quadro regolamentare unico per la registrazione, la valutazione e l´autorizzazione dei prodotti chimici. In base al Reach le industrie saranno obbligate a raccogliere informazioni complete sulle proprietà delle sostanze da esse fabbricate, o importate o utilizzate in quantità non inferiore a una tonnellata l´anno, e dovranno anche dimostrarne la sicurezza di utilizzazione. Compito precedentemente previsto in capo alle autorità pubbliche competenti degli Stati membri, che dovevano dimostrare l´esistenza di un rischio per poter vietare una sostanza. L´attuale inversione dell´onere della prova garantisce invece una maggiore efficacia della procedura. Le informazioni raccolte dovranno essere trasmesse alla specifica Agenzia europea dei prodotti chimici, che ha sede a Helsinki, incaricata di gestire la registrazione delle sostanze tramite la creazione di una base di dati. In mancanza di registrazione, una sostanza non potrà essere né fabbricata né importata sul mercato dell´Unione europea.
Abbiamo chiesto a Roberto Binetti, che all’interno dell’Iss, dirige il reparto Sostanze e preparati pericolosi, di spiegarci cosa accadrà da domani al 2018.

Binetti, da domani cosa succede?
«Ufficialmente entra in vigore il Reach, però in realtà i punti fondamentali del regolamento, ovvero registrazione e autorizzazione entreranno in vigore tra un anno. Da domani si comincia a mettere in moto un meccanismo che entrerà di fatto a pieno regime nel 2009. Dal 1° giugno 2008 al 1° dicembre 2008 va infatti effettuata la pre-registrazione delle sostanze phase-in, cioè quelle già sul mercato. Ciò significa che i produttori e gli importatori di sostanze superiori a 1 tonnellata l’anno, dovranno cominciare a dire quali sono le sostanze che avranno l’obbligo di registrare e quali sono le informazioni che hanno. Quindi devono cominciare a costituirsi i consorzi obbligatori per la messa in comune dei dati in base al principio Osor (one sostance one registration, ndr), che poi dovranno essere comunicati all’Agenzia ad Helsinkj.
Entro il 1° dicembre 2008 dovrà essere completata anche la revisione dei criteri relativi alle sostanze Pbt (sostanze persistenti, bioaccumulanti e tossiche) e quelle Vpvb (sostanze molto persistenti e molto bioaccumulanti) ed entro giugno 2009 entrano in vigore le restrizioni».

Ma l’Agenzia europea è già operativa?
«Sta cominciando ad organizzarsi, c’è la sede, stanno assumendo persone, ma ci vorranno ancora dei mesi perché lo sia completamente».

Le aziende italiane sono informate dei prossimi adempimenti?
«Sono sicuramente preoccupate, ma stanno facendo una sorta di censimento interno, per individuare intanto in che fascia stanno: produttori, importatori o utilizzatori. Anche se possiamo dire che l’Italia è nei fatti un paese soprattutto di down streamer, cioè utilizzatori finali. Il produttore o l’importare ha l’obbligo della registrazione e deve indicare tutti gli usi in cui si impiega quella sostanza, quindi se il down streamer si riconosce in quello non deve fare nulla, se non interagire con il suo fornitore. Intanto stiamo cercando di sensibilizzare le aziende a fare la preregistrazione, che è importante per poter accedere alla possibilità di avvalersi del periodo transitorio. Le informazioni alle aziende le darà l’help desk, un punto informativo che sarà realizzato dal ministero dello sviluppo, che sta già mettendo in piedi uno sportello informativo per dare risposte adeguate. L’idea è quella di costruire un sistema in cui si possa già trovare risposte a domande tra le più comuni, attraverso un sistema di faq (frequently asked questions ndr). Ovviamente il nostro centro e l’Apat forniranno assistenza tecnica adeguata».

E oltre a questo l’Iss che ruolo avrà come supporto dell’Autorità nazionale competente?
«Deve istituire il centro nazionale delle sostanze chimiche che già fa capire l’importanza che viene data a questa materia, che dovrà svolgere un ruolo chiaro per la valutazione del rischio umano e dovrà collaborare l’Apat per il rischio ambientale. E poi il ruolo tecnico, i rapporti con l’agenzia europea e con la rete regionale che verrà creata. Le informazioni eventuali agli sportelli anche e livello regionale. Questa rete deve partire subito».

Non è però ancora ufficiale il piano di attività riguardante i compiti dell´autorità competente e l´utilizzo delle risorse assegnate.
«Sta per uscire un decreto applicativo per l’individuazione dei compiti e la distribuzione delle risorse, che prevedono una spesa di 2,1 milioni di euro per quest´ anno, di 4,4 milioni di euro per il 2008 e di 4,6 milioni di euro a decorrere dal 2009. Nel 2009 rifaremo il punto».

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