[31/05/2007] Comunicati

Dal festival dell´economia al festival dei parchi

PISA. Ha ragione Marzio Galeotti (greenreport di ieri) ad annotare criticamente riguardo al Festival di Trento sulla economia l’assenza - almeno esplicita - dei temi ambientali.
La scorsa estate - era da poco conclusasi la prima edizione del Festival trentino che aveva registrato un grande successo - mi capitò di presentare con il direttore del Parco dell’Adamello Brenta in un rifugio alpino al Sass dei Sabbion il libro ‘Un viaggio nell’Italia dei parchi’ di Giulio Ielardi. Il direttore del parco Ferrari aveva partecipato al Festival e non nascose in quella occasione la sua sorpresa per il totale disinteresse degli oratori (autorevolissimi) e dei dibattiti del Festival per le tematiche ambientali che specie in una provincia come quella di Trento e della sua Università hanno come è noto un rilievo che non è facile ignorare.

La seconda edizione stando a quello che è stato detto nell’articolo di Greenreport non mi pare riservi apprezzabili correzioni di tiro.
A questo punto - pur consapevole dello smisurato cambio di scala tra un evento internazionale sostenuto da finanziamenti da capogiro capace di riunire più premi Nobel e una iniziativa messa su con pochi soldi e molta buona volontà, vorrei segnalare che proprio in ragione anche di queste persistenti e sorprendenti ‘sviste’ e ‘dimenticanze’ abbiamo pensato e deciso di dedicare alla Editoria ambientale un Festival nazionale ParcoLibri la cui prima edizione è prevista per l’8-9 giugno prossimi alla Stazione Leopolda di Pisa alla cui inaugurazione interverrà fra gli altri il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Sul programma rimando al sito www.parcolibri.net.

Qui vorrei limitarmi a sottolineare che la ragione principale che ci ha convinti come Federparchi, Toscanaparchi, Edizioni ETS, istituzioni locali etc a imbarcarci senza paracadute in questa intrapresa sono state proprio quelle motivazioni che abbiamo trovato nella intervista del prof Marzio Galeotti. Che dell’editoria ambientale per questa prima edizione abbiamo scelto il tema dei parchi non è dovuto semplicemente al fatto che questo è il campo principale in cui operiamo. Accanto a questa pur valida motivazione ve n’è un’altra non meno attuale e significativa a cui faceva cenno
in qualche modo anche Gianfranco Bologna nella sua intervista ( sempre su Greenreport) a proposito del rapporto con la ricerca scientifica.

La scelta dei parchi è dovuta al fatto che essi sono un punto di incontro - un vero e proprio crocevia - dei più diversi temi e aspetti ambientali. Qui i tanti settori e comparti trovano un momento di coagulo, di integrazione come non avviene in nessun’altra istituzione. A questo si aggiunga che il parco è un punto di osservazione, di monitoraggio e di sperimentazione anche scientifica sui temi della sostenibilità e della tutela che può favorire quel raccordo ancora così difficile tra mondo della ricerca, delle istituzioni e i mezzi di comunicazione e di informazione.
Alla Leopolda non troveranno spazio solo libri e pubblicazioni che parlano dei parchi e delle loro esperienze ma molte pubblicazioni dei parchi stessi che da oggetto stanno sempre diventando sempre più soggetto anche culturale.
Ci sono insomma tante buone ragioni per parteciparvi.

Torna all'archivio