[29/05/2007] Urbanistica

Ecobuilding: per molti (forse), ma non per tutti (di sicuro)

LIVORNO. Pirelli RE ha annunciato il lancio di Ecobuilding, programma di edilizia ecosostenibile per costruire nel rispetto dell’ambiente tutti gli edifici di nuova costruzione, sia nel residenziale che nel terziario, con l’obiettivo di anticipare l’evoluzione normativa per offrire prodotti immobiliari di qualità con elevate performance energetiche e ambientali.

Il programma si articola in una serie di soluzioni tra le quali figurano: l’uso sempre più estensivo di energie rinnovabili (in particolare energia solare e geotermica), sistemi innovativi ed efficienti per il riscaldamento/raffreddamento a bassa temperatura per sfruttare le energie rinnovabili e l’impegno di apparecchiature ad alta efficienza energetica, il miglioramento dell’isolamento termico dell’involucro edilizio, l’utilizzo di serramenti esterni e di facciate vetrate più efficienti e dotati di idonei schermi solari estivi, la gestione individuale dell’energia, il riutilizzo dell’acqua piovana, l’impiego di materiali di provenienza naturale ed eco-compatibili e l’uso di tetti verdi.

Iniziativa lodevole, anche se le riflessioni da fare dal punto di vista ambientale sono almeno due: la qualità non può prescindere dalla quantità, perché ogni casa, per quando sia sostenibile è comunque un consumo di territorio. Questo aspetto vale sicuramente per le seconde case, mentre dal punto di vista sociale se effettivamente c’è bisogno di prime case, farle nel miglior modo possibile è sicuramente auspicabile. Ma questo andrebbe visto luogo per luogo.

E qui entra in gioco anche il secondo dubbio: a chi sono rivolte queste prime case? Il mercato ovviamente risponde a una domanda , e la domanda la fa chi ha i soldi. Anche perché poi, almeno inizialmente, le case ecologiche hanno un costo più alto rispetto a quelle tradizionali.

La prima iniziativa di Ecobuilding saranno infatti i Giardini Viscontei a Cusago (MI) e già il nome non fa certo pensare a un programma di edilizia popolare: su un’area di circa 16.000 mq si prevede la realizzazione di tredici edifici di due o tre piani, per un totale di 200 appartamenti. Verrà impiegata l’acqua di falda come fonte energetica naturale e rinnovabile attraverso l’uso di pompe di calore ad alto rendimento sia per il riscaldamento che per il raffreddamento degli ambienti, azzerando le emissioni di CO2. Inoltre, verranno posizionati dei pannelli radianti che permetteranno di utilizzare l’energia naturale dell’acqua di falda per raffreddare direttamente gli ambienti (free-cooling). Grazie all’applicazione di soluzioni altamente innovative, Giardini Viscontei punta a raggiungere la Classe di efficienza energetica A (30 kwh/mq all’anno).

Del resto laddove il pubblico prova a investire in efficienza edilizia, talvolta incontra inaspettati problemi. L’esempio più vicino e più recente è quello di Follonica, dove per la costruzione di un condominio di alloggi Erp, è stata ipotizzata la realizzazione di una caldaia a biomasse al posto delle caldaie singole. L’impatto ambientale è sicuramente minore in termini di emissioni di gas effetto serra, ma da parte di alcuni cittadini si sono alzate le proteste perché un unico impianto un po’ più grosso, fa più paura delle ormai consuete caldaie familiari, che invece sono tra i maggiori responsabili dell’effetto serra.

Pirelli RE applicherà il programma anche nel settore uffici (e anche in questo caso rispondendo a una domanda di una fascia di clienti per lo meno medio-alta) a partire dall’ampliamento della nuova sede in Bicocca a Milano (Headquarter 2), che sarà il primo edificio ad entrare nella Classe A secondo i criteri di certificazione energetica. Il consumo energetico per il riscaldamento invernale sarà di circa il 30% inferiore al limite di consumo per unità di volume previsto dalla nuova legge 192 in vigore dal 1° gennaio 2010. Anche i consumi per il condizionamento estivo saranno di gran lunga ridotti, grazie ad un involucro particolarmente performante. Sulle facciate esposte a Sud -Ovest si stima un “fattore solare” di 0,15, che significa che soltanto il 15% dell’energia radiante entrerà nell’edificio.

Questo risultato verrà raggiunto grazie ad una facciata continua a triplo vetro con schermi mobili installati nella cavità esterna ventilata. Per aumentare l’illuminazione naturale delle aree di lavoro verranno installati sulla fascia perimetrale dei controsoffitti degli schermi in alluminio trattati per la diffusione della luce naturale all’interno.

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