[27/02/2006] Parchi

Cacciatori di animali... e di voti

ROMA. Anche l’ambiente contribuisce a infiammare la campagna elettorale. O meglio, la caccia, tema che puntualmente si ripresenta in odor di elezioni. Nel mirino degli ambientalisti, stavolta, c’è l’alleanza fatta dalla Casa delle libertà con «Progetto natura». «Si tratta di un gruppo – sostiene Legambiente – che porta avanti proposte di legalizzazione del bracconaggio e vuole mettere
in discussione le normative su caccia e parchi, in controtendenza anche con le stesse disposizioni comunitarie».
Dall’isola d’Elba gli esponenti del «Cigno verde» rincarano la dose: «Ormai non ci stupiamo più. Da più di dieci anni all’Elba, ad ogni scadenza elettorale ed anche per le elezioni comunali, si promette ai cacciatori la modifica della legge 394 sulle aree protette che, nonostante i giuramenti del passato, il centrodestra, il Governo ed il ministro Matteoli non hanno avuto il coraggio di cambiare nemmeno con la legge delega: guarda caso, solo i Parchi sono stati esclusi dalla riscrittura dell’intera normativa ambientale italiana. Evidentemente le associazioni venatorie ed i cacciatori seri a queste promesse mai rispettate non ci credono più, allora si arruola il gruppetto di “caccia selvaggia” per continuare a vendere fumo e raccattare i voti degli estremisti, dei bracconieri e dei creduloni ad oltranza e dell’ultim’ora».

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