[23/05/2007] Aria

Preoccupante aumento dei ritmi di crescita delle emissioni di CO2

LIVORNO. Tra il 2000 e il 2004 la produzione di C02 è aumentata a un ritmo triplo rispetto agli anni precedenti. Lo dice uno studio della rivista Proceedings of the National Academy of Science che spiega: «Nessuna regione del mondo sta diminuendo le sue emissioni di carbonio». I ricercatori dell´università di Stanford autori dello studio, hanno incrociato ed elaborato i dati del Fondo Monetario Internazionale, del Dipartimento Usa per l´Energia e di altre istituzioni e hanno trovato che mentre dal 1990 al 1999 l´aumento delle emissioni di anidride carbonica è stato dell´1,1%, dal 2000 al 2004 la crescita è stata del 3,1%. Peggio dello scenario più pessimistico previsto dall´Ipcc nei suoi rapporti sul riscaldamento globale, ed è legato secondo gli scienziati alla crescita economica che ha interessato quasi tutto il pianeta.

«Nonostante il consenso comune sulla necessità di ridurre le emissioni - spiega Chris Field, che ha condotto lo studio - in molte parti del mondo si sta tornando indietro". In cima alla classifica ci sono i paesi in via di sviluppo, come Cina e Brasile, responsabili del 73% dell´aumento totale delle emissioni (dunque dell’aumento, non del totale delle emissioni, ndr). Non sono molto più virtuosi i paesi sviluppati: anche se in misura minore, le emissioni di CO2 crescono anche in occidente, con l´aggravante che sono proprio i paesi ricchi a produrre il 60% dell´inquinamento globale».

Anche di fronte a questo preoccupante ritmo di crescita delle produzioni di C02, non cambia la strada da percorrere per contrastare le emissioni di anidride carbonica. Che significa in buona sostanza puntare fortemente senza se e senza ma su risparmio energetico, efficienza e rinnovabili. Cercare inoltre di modificare il nostro modus vivendi. Azioni da mettere in pratica a prescindere da questa notizia e anche dal fatto che potrebbe pure non essere confermata da altri studi di altri ricercatori.

Se si dà per scontato, infatti, che la C02 è in aumento e che provoca i noti danni alla salute e all’ambiente, il fatto che il ritmo sia superiore a quello che si pensava non deve far credere ad esempio che allora il ricorso al nucleare sia indispensabile. Se il ritmo di crescita verrà confermato essere questo, a maggior ragione serve una risposta immediata. Con tecnologie già pronte. Non con quelle che verranno.

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