[23/05/2007] Urbanistica

Paesaggi da tutelare? In Toscana li eleggeranno 10 commissioni

FIRENZE. Tutelare il paesaggio. Il tema è a dir poco discusso in Italia e in Toscana in particolare. E ora la Regione ha deciso di dotarsi di un nuovo strumento per affrontare meglio la questione. Anzi dieci, quante sono infatti le commissioni istituite oggi, una per provincia, che avranno il compito di formulare proposte perché i beni di notevole interesse pubblico siano dichiarati tali e vengano tutelati o valorizzati.

Potranno segnalarli alla commissione i Comuni e le Comunità montane, oltre alle Province, oppure la Regione e la Direzione Regionale del Ministero dei Beni culturali. La valutazione finale che decreterà l´ingresso nella categoria "beni tutelati" spetterà comunque alla Regione.

«L´istituzione di queste dieci commissioni - ha dichiarato il presidente della Regione Claudio Martini - dà innanzitutto un ulteriore impulso per affrontare nuovi percorsi per la tutela e la valorizzazione ambientale e rappresenta un virtuoso sistema di collaborazione. La tutela si garantisce attraverso l´impegno diffuso delle istituzioni, a partire da quelle più vicine al territorio. Grazie a questo metodo la Toscana risponderà ancora meglio alle grandi responsabilità alle quali è chiamata».

Una volta ricevuto il riconoscimento, le realtà "elette" saranno trattate con particolare cura e, nel caso di interventi che le coinvolgano, questi ultimi dovranno tenere in considerazione l´unicità del bene così da non comprometterlo e semmai, se possibile, valorizzarlo.

Delle commissioni (istituite con legge regionale ai sensi dall´articolo 137 del Codice dei beni culturali e del paesaggio) fanno parte di diritto il direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana, il soprintendente per i beni architettonici e per il paesaggio competente per territorio e il soprintendente per i beni archeologici per la Toscana, due dirigenti della Regione competenti in materia di paesaggio. Gli altri membri ( quattro per ciascuna commissione) sono stati nominati dalla Regione, scelti da un elenco fornito dai Rettori delle tre Università toscane, dalle Province e dal Consiglio delle Autonomie Locali. Presidenti delle commissioni sono stati nominati i dirigenti indicati dalle Province. Ciascuna commissione potrà consultare esperti e, una volta ricevuta la segnalazione, entro i sessanta giorni successivi alla presentazione dell´ atto, elaborerà la proposta per poi trasmetterla alla competente struttura regionale.

Soddisfatto Erasmo D’Angelis, Presidente della Commissione Ambiente e Territorio, che ha così commentato: «E’ molto positiva la notizia dell’istituzione delle dieci commissioni provincia per provincia con il compito di tutelare e valorizzare i beni paesaggistici. E’ un ulteriore passo che dimostra lo stato avanzato dei lavori da parte della nostra regione in materia di governo del territorio”.

«Entro l’estate – ha continuato – avremo anche l’approvazione in Consiglio Regionale del Pit (Piano d’indirizzo territoriale), che contiene anche il Codice del Paesaggio e che sta vivendo l’iter istituzionale di 60 giorni con le osservazioni da parte di enti e istituzioni locali, singoli cittadini e comitati. Il nostro obiettivo è fare della Toscana la regione più tutelata d’Italia».
«Il vero dramma – ha concluso– è che non esiste a livello nazionale una legge per il governo del territorio e purtroppo questo tema non figura neanche nell’agenda della politica nazionale».

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