[18/05/2007] Rifiuti

L´Ato 8 rifiuti di Siena torna a parlare della tariffa

SIENA. Il presidente dell’ Ato 8 rifiuti di Siena, Fabiola Ambrogi, torna sulla questione della Tia, spiegando i criteri impiegati per definire la tariffa e la complessa situazione legislativa che oggi caratterizza le comunità di ambito territoriale.

«Allo stato attuale – spiega – il sistema tributario dei rifiuti è applicato dai trentasei comuni della provincia che, per ora, rimangono gli enti competenti ad approvare le tariffe e a ripartirle sulle diverse utenze. Il compito di Ato 8 è quello di verificare la congruità dei prezzi e dei costi sostenuti dal gestore unico (Sienambiente), aggregandoli successivamente nelle voci individuate dal Dpr 158/99, che continua ad essere la normativa di riferimento per la composizione della tariffa. Tali costi compongono la “Tariffa di riferimento per i servizi di raccolta, recupero, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani”, approvata annualmente dall’assemblea di tutti i Comuni consorziati».

In un recente convegno organizzato dallo stesso Ato 8 era stato messo in evidenza come la gestione integrata dei rifiuti abbia portato risultati soddisfacenti in termini di raccolta differenziata e di tutela ambientale.

«L’Ato 8 – prosegue Ambrogi – prima dell’approvazione della Tia da parte dei comuni apre sempre una fase di concertazione in cui vengono illustrate le componenti della tariffa a tutte le categorie di utenze interessate: dagli amministratori pubblici ai sindacati fino alle associazioni di categoria presenti sul territorio. Nel caso della provincia di Siena, inoltre, i costi risultano particolarmente contenuti rispetto a quelli applicati negli altri ambiti territoriali regionali, tanto da far risultare l’Ato 8 senese come un modello di riferimento».

Il presidente Fabiola Ambrogi passa quindi a disegnare la situazione a livello nazionale: «Siamo in un momento di evoluzione per quel che riguarda le norme sulle comunità di ambito territoriale – conclude il presidente dell’Ato 8 – un fermento legislativo che riguarda il governo nazionale e quello regionale».
La legge finanziaria 2007 in effetti ha bloccato la possibilità per altri Comuni di passare dal regime tributario a quello tariffario della Tia, «comunque l’Ato 8 ribadisce la propria disponibilità ad un dialogo costruttivo basato su dati reali e sulla conoscenza dei processi che regolano il settore, altrimenti il rischio che si corre è quello di disinformare provocando solo sterili polemiche, consapevoli dell’importanza e della delicatezza del tema della gestione dei rifiuti e quindi delle ricadute sulla qualità della vita dei cittadini».

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