[16/05/2007] Trasporti
LIVORNO. «I disagi saranno ampiamente compensati dai benefici, che non riguarderanno solo Firenze, ma anche altri tre comuni». L’assessore all’ambiente di Firenze, Claudio Del Lungo, parte da qui per rispondere ai nuovi attacchi alla tramvia piovuti in questi giorni anche a seguito del dossier dell’Ataf. Un documento del 2006, pare già noto e già discusso in commissione, secondo il quale i benefici dell’opera appunto, sarebbero pochi (4% in meno del traffico privato).
Assessore, continuano ad arrivare critiche sulla tramvia ed ora c’è anche questa storia del dossier.
«Persino a Palermo sui manifesti della campagna elettorale c’era scritto: tramvia o metropolitana, noi le facciamo tutte e due. E lo diceva il centrodestra che ha vinto. Le critiche che arrivano alla tramvia sono quasi tutte del centrodestra e sono strumentali. Quelle invece che arrivano dai cittadini, sono osservazioni e non sono sul principio della tramvia».
Ma quanti benefici porterà questa tramvia?
«Prima di tutto va detto che la scelta di farla risale agli anni 90 e sulla base di un referendum l’ha appunto approvata. L’unico problema è che sono passati tanti anni. Questo è l’unico caso in cui si è fatta un’opera in project financing ovvero dove i realizzatori poi la gestiranno e recupereranno le spese con la vendita dei biglietti. Tutti e tre le linee hanno un costo complessivo di 495 milioni di euro. A Roma sono serviti 300 milioni solo per fare 300 metri di metropolitana. Il rapporto dunque tra i costi della tramvia e quelli della metropolitana sono di 1 a 10. Questo è il primo elemento economico a vantaggio della tramvia. Il secondo è che le metropolitane hanno più ragione di essere realizzate quando si fanno tragitti di almeno sette chilometri in linea d’aria e noi siamo al limite ma se si considera la distanza tra Coverciano e Scandicci. Però sulle altre direttrici saremmo in concorrenza con il treno. Va detto infatti che ci sono 18 stazioni ferrovie a Firenze e che, anche se non sono tutte in funzione, lo saranno in futuro perché il progetto è quello di un sistema integrato tra tramvia e ferrovia. La metropolitana quindi sarebbe stata un doppione del treno e quindi una follia».
Anche la tramvia è comunque costosa.
«La tramvia di superficie che abbiamo scelto è più costosa perché per prima cosa è più veloce. Lo è perché ha una sede dei binari riservata e quindi non ci possono andare altri mezzi tranne quelli di soccorso. Ha inoltre priorità sui semafori, ovvero quando arriva scatta il rosso per le auto. Tutto questo ha un costo. Altro costo per noi è che è stata colta l’occasione per metter mano ai sottoservizi ovvero fognature, cablaggio cavi telefonici, gas. Era una situazione ingarbugliata che rimettiamo completamente a posto. Altro elemento più qualificante è che riprogettiamo completamente la strada dove transita la tramvia. Non solo i binari ma è stato ristudiato il percorso che va da un marciapiede all’altro. Ad esempio abbiamo rinnovato gli alberi di viale Morgagni dove rifacciamo anche i marciapiedi, realizziamo la pista ciclabile e la corsia per le ambulanze. Lo stesso per le strade più piccole come via Pisacane dove inseriamo alberi che prima non c’erano. Verrà dunque riprogettata gran parte della città».
Ma di quanto diminuirà effettivamente secondo voi il traffico?
«I dati ci dicono il 20% in meno traffico. Che significa equivalente riduzione dell’inquinamento, del rumore, e significa anche risparmio energetico. La tramvia ha infatti la più alta efficienza energetica per passeggero. I disagi, quindi, saranno ampiamente compensati dai benefici. Anche perché coinvolgerà 3 comuni, tra i quali Scandicci e Bagni a Ripoli e Sesto Fiorentino».