[24/02/2006] Rifiuti

I sindacati: «Il governo si rimangia gli accordi sulla delega ambientale»

ROMA. «Il governo contraddice se stesso: ha stracciato l’accordo fatto il 27 gennaio per la tutela del lavoro». Funzione pubblica Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel partono all’attacco del decreto di attuazione della delega ambientale: «Il Governo cancella così il diritto al lavoro e al contratto di riferimento nel momento in cui avviene il passaggio da un gestore ad altro».
I sindacati di categoria giudicano «grave l’atteggiamento del Governo sulla Delega ambientale che, con comportamenti ondivaghi, intende colpire direttamente i diritti ed i contratti collettivi dei lavoratori dei settori dei rifiuti». «La sottoscrizione del testo sulle “clausole sociali” di tutela per lavoratori, tra il Ministero dell’ambiente e i sindacati – proseguono Cgil, Cisl, Uil e Fiadel – da inserire nel decreto era ed è il minimo strumento indispensabile per tutelare i lavoratori, in un quadro di liberalizzazione esasperata ed ingiustificata, senza penalizzare i loro diritti».
Un altro rilievo critico riguarda la «scelta obbligata delle gare in tempi esageratamente ristretti». Così, secondo i sindacati, «si cancellano anni di politiche industriali azzerando così la crescita di quelle aziende che in questi stessi anni hanno garantito trasparenza e tutela per il territorio. La mancanza completa nel Decreto di qualsiasi criterio per la qualificazione delle imprese di smaltimento è, oltretutto, il segno evidente delle caratteristiche che le imprese dei servizi di igiene ambientale dovranno avere. Si privatizza in maniera ideologica ed immotivata, senza curarsi dei danni per l’ambiente, per i cittadini ed i lavoratori».

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