[16/05/2007] Urbanistica

Casole d´Elsa, Forestale sequestra cantiere da 10 milioni di euro

CASOLE D’ELSA (Siena). Il Corpo Forestale dello Stato ha apposto i sigilli a un cantiere che stava trasformando un vecchio casale agricolo in un grande complesso residenziale. Una ventina di uomini della Forestale di San Gimignano e del Comando provinciale di Siena hanno sequestrato un’intera lottizzazione in seguito all’operazione, “Monopoli”, eseguita su disposizione dell’Autorità giudiziaria di Siena.

«Laddove esisteva una casa colonica , una stalla e qualche baracca – si legge in un comunicato del Cfs - oggi si trovano ben 55 appartamenti suddivisi su 10 fabbricati, alcuni dei quali ancora in corso di realizzazione. In totale, oggi, sono stati apposti i sigilli ad un’area di circa 30.000 metri quadrati di territorio per un valore totale di circa 10 milioni di euro».

I reati ipotizzati vanno dalla lottizzazione abusiva all’uso di rifiuti speciali, modifica morfologica dei terreni, realizzazione di un grande lago di circa 20.000 metri cubi di acqua con diga in violazione alle norme idrauliche. «Sembra che le concessioni edilizie rilasciate abbiano non pochi punti oscuri – dice la Forestale - Risulterebbero infatti realizzate ulteriori cubature abusive».
Nel luogo del sequestro, spiega la Forestale «esisteva una vecchia colonica con annessi stalle e fienili e qualche baracca, tipico delle tradizioni contadine. Vengono per così dire consentiti dei piani di recupero delle volumetrie esistenti, ma, dagli accertamenti eseguiti, tali volumi vengono gonfiati a dismisura, forse con la complicità di qualche speculatore. Nottetempo vengono demoliti tutti i volumi esistenti. Nondimeno vengono approvate con tutta fretta alcune delle concessioni edilizie che stravolgono completamente quella che era una vecchia cascina ed un paesaggio invidiabile. Sfuggire ai controlli e realizzare “qualche” metro quadrato in più rispetto al lecito può arrecare vantaggi ingiusti, visto anche il costo degli appartamenti in tali zone».

Pronto il commento, allo stesso tempo soddisfatto e preoccupato, di Legambiente, che da tempo sta mettendo molta attenzione intorno all’urbanistica della provincia senese: «Gli speculatori immobiliari devono tenere giù le mani dalla Toscana - commentano Roberto Della Seta, presidente nazionale e Fausto Ferruzza, direttore di Legambiente Toscana - Questo nuovo importante sequestro, che segue di pochi mesi quello di Monticchiello in Val d’Orcia, deve servire a porre fine all’azione dissennata di chi cerca di arricchirsi a danno di un patrimonio inestimabile, sia dal punto di vista ambientale, che paesaggistico ed economico, come quello della campagna senese e di tutta la Regione. Auspichiamo che si faccia piena luce sulle eventuali responsabilità in sede di concessioni edilizie, ma soprattutto chiediamo che tutti i soggetti che operano e vivono in questo territorio, amministratori locali, associazioni, forze dell’ordine e cittadini, facciano fronte comune per preservarne l’alta qualità ambientale, di cui uno sviluppo turistico duraturo e sostenibile non può fare a meno».

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