[24/02/2006] Energia

Off shore, soddisfazione e contrarietà dopo la firma del decreto

LIVORNO. Il giorno dopo la firma che autorizza definitivamente la realizzazione del terminale di rigassificazione off shore della Olt giungono reazioni di soddisfazione e di allarme. Dal quartier generale di Asa si sottolinea l’importanza del provvedimento siglato dai ministri Scajola (attività produttive) e Matteoli (ambiente), anche in termini di «contributo alla reindustrializzazione di una parte di Toscana». «Tutte le questioni che toccano la sicurezza – continua l’azienda livornese, che è socia di Olt – sono già state affrontate e risolte positivamente nelle procedure autorizzative fin qui svolte. In sede di progettazione esecutiva saranno comunque recepite le indicazioni riguardanti questo tema».
Dal gruppo consiliare al Comune di Livorno dei Verdi arriva una nota estremamente negativa. Il capogruppo Gabriele Volpi definisce la firma del decreto «un atto a nostro avviso criminoso, anche alla luce del fatto che i ministri erano stati informati dai giornali delle riflessioni della giunta regionale sul rischio di incidente». «Se il terminal verrà realizzato e a Livorno succederà ciò che è successo a Sidka in Algeria – sostiene Volpi – chiederemo la condanna di questi ministri come per i criminali responsabili di eventi calamitosi».
Volpi attacca duramente il presidente della Regione Martini ed il suo partito, i Ds, per aver «negato ai cittadini il referendum». «Spero tanto che paghi tanti voti quanti cittadini ha deluso», scrive il capogruppo verde.
Intanto il Comitato che si oppone alla realizzazione del terminale proietterà la sera di venerdì 10 marzo il filmato sugli incidenti riguardanti impianti di rigassificazione.

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