[10/05/2007] Urbanistica

Piombino: il piano strutturale tra turismo, consumo di territorio e sostenibilità

LIVORNO. Il consiglio comunale di Piombino ha approvato ieri il Piano Strutturale dove non sono mancate le discussioni tra maggioranza e opposizione. Gli strali – come scrive oggi il Tirreno - si sono concentrati in particolare su due degli elementi contenuti nel piano: l’eliminazione del limite urbano e la conseguente possibilità di costruire nella zona collinare dei Ghiaccioni e l’accelerazione sulla realizzazione della Fiorentina-Ghiaccioni privilegiandola, si teme, alla 398. le accuse di chi non ha votato a favore del piano vanno da scelte considerate contraddittorie con la difesa del territorio, a interessi immobiliari, a programmazione urbanistica che ha pregiudicato in modo grave la costa est. Il tema richiama a quanto greenreport affronta oggi anche in un altro articolo del giornale ovvero su turismo, consumo del territorio e il rapporto con la sostenibilità. Abbiamo approfondito la questione con il sindaco di Piombino Gianni Anselmi.

Sindaco, il consumo di territorio è un valore o un disvalore?
«Per quanto ci riguarda abbiamo detto che è elemento che di per sé deve essere contenuto del Piano, è uno degli architravi del Piano stesso. Va detto che le previsioni per Piombino, che grossomodo si ribaltano anche sugli altri comuni, sono di contenere il consumo di territorio entro la metà delle nuove previsioni. Il consumo del territorio però vale a prescindere, ma è chiaro che parlando di edilizia popolare bisogna andare sul nuovo, perché demolire e rifare ha costi troppo alti. In generale comunque non vedo una problematicità di questo tipo e poi vedremo cosa succede con il regolamento urbanistico. Noi abbiamo fatto la scelta di puntare solo sugli alberghi come strutte ricettive. Non per criminalizzare le seconde case, ma come scelta in quanto non riteniamo che sia questa strada il futuro del turismo. A noi serve il turismo vero e non di rendita».

Ma per aggiungere oggettività alla discussione non sarebbe il caso di introdurre di criteri di misurabilità come ad esempio l’impronta ecologica o la contabilità ambientale?
«Questi sono strumenti che la ricerca sta mettendo a disposizione e che stanno entrando nella strumentazione legislativa regionale. Bisogna dire, però, che se proprio questo Piano non si avvale di questi ultimi ritrovati si affida ad un robusto impianto analitico fornito da Ambiente Italia, non gli ultimi arrivati (anche se, proprio dalle dichiarazioni che ebbe a rilasciare il tecnico di Ambiente Italia, proprio robusto, l´impianto analitico, non sembrerebbe, ndr). Stiamo inoltre già lavorando, andando incontro a quella analisi fatta sulle risorse idriche, per abbattere 2 milioni di prelievi d’acqua dell’industria. Tutto l’impianto che correda la sostenibilità del piano si incardina anche sugli effetti ambientali su suolo, acqua, aria e risorse primarie».

Abbiamo rivolto le stesse domande a Alessandro Favilli, consigliere comunale di Rifondazione Comunista.
«Il consumo del territorio – comincia - per me è assolutamente un valore. Il Piano fatto da Vezio de Lucia questo principio lo assumeva, ma è stato stravolto nel Piano che loro si sono approvati ieri. Vorrei, infatti, domandare al sindaco se ha chiesto che cosa ne pensi lo stesso De Lucia…».

«Per quanto riguarda gli indicatori – risponde alla seconda domanda Favilli – tutto ciò che ci serve a rendere più oggettiva questa visione politica strategica è ovviamente è utile. Certo, quando noi attraversiamo un’area aperta come quella del nuovo corridoio e si assume come priorità, mi riferisco ai Ghiaccioni, dicendo che i terreni posti dentro devono essere destinati a edilizia residenziale, si supera già di fatto un limite. Qui infatti si è cancellato un limite che c’era per andarci a costruire nuove case residenziali. E’ per questo che ho detto al sindaco che mente sapendo di mentire. Non solo, il sindaco è stato scavalcato dalla sua maggioranza, in primis dall’assessore Francardi che ha detto espressamente che si tratta di una cassa di espansione edilizia rivolta al turismo. Tant’è che il sindaco ha dovuto frenare affermando che ciò non accadrà “finché ci sono io”».

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