[08/05/2007] Rifiuti

Rifiuti: arriva la direzione antiecomafia ma...

LIVORNO. Una direzione nazionale anti-ecomafia contro i reati ambientali. Lo prevede il ddl presentato oggi a Roma dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e che Legambiente accoglie con estrema soddisfazione. «Il testo introduce finalmente il reato di associazione ecomafiosa, modificando direttamente il Codice penale – dice Roberto Della Seta, presidente nazionale dell’associazione ambientalista - . E’ una richiesta che Legambiente avanza dal 1994 e di cui il Paese ha estrema urgenza per contrastare il dilagare di reati ai danni dell’ambiente e della salute dei cittadini gestiti da vere proprie holding criminali di tipo mafioso e non. Auspichiamo – conclude il presidente di - che ora si giunga al più presto alla definizione di un testo unico da approvare entro e non oltre l’estate, come annunciato dal presidente della Commissione Roberto Barbieri».

«Il ddl - ha detto proprio il presidente della Commissione Roberto Barbieri - è stato sottoscritto da 20 deputati e 20 senatori di tutte le forze politiche e spero che questo ampio consenso acceleri l´iter di approvazione di una legge contro i reati ambientali». Nel testo della Bicamerale rifiuti (6 articoli) – è stato spiegato - , non c’è il meccanismo di delega al Parlamento per l´introduzione delle modifiche al codice penale che quindi scatta immediatamente con la legge. Per l´associazione eco-mafiosa, ha spiegato sempre BarbierI: «E’ prevista l´attribuzione della competenza investigativa alla Direzione distrettuale antimafia con conseguenti poteri di coordinamento, a livello nazionale, alla Direzione nazionale antimafia». «Oggi la criminalità organizzata - ha detto il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso - non si manifesta tanto con i delitti di sangue ma con quelli silenziosi e invisibili per la penetrazione nei mercati e nell´economia. I reati ambientali procurano grossi profitti e minimi rischi. Dobbiamo alzare i rischi».

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