[23/02/2006] Trasporti

Elogio dell´immobilità

LIVORNO. Si, per diminuire l’inquinamento dell’aria ed i tempi perduti nel traffico si deve proprio favorire l’immobilità.
Tutti cercano di favorire la mobilità, lo so bene, ma spesso basta guardare le cose dall’altro punto di vista e si svelano aspetti imprevisti.

Che senso ha dover prendere l’auto, fare chilometri di traffico (quando si è fermi nel traffico si è a nostra volta traffico) poi cercare un parcheggio impossibile ed infine andare a uno sportello e chiedere un certificato?

Che senso ha fare la stessa cosa per prenotare visite, per pagare assicurazioni, per andare in banca? Non sarebbe più semplice una telefonata o una mail per avere il certificato a casa, magari portato da un ragazzino in ciclomotore che ne consegna 50, di certificati, o averlo stampabile sul pc?

In più non si sarebbe costretti a perdere ore di lavoro per disbrighi burocratici che oggi è assurdo dover fare con la presenza fisica e magari facendo anche file immani.
Certo, per organizzare un servizio di questo tipo ci vuole un po’ di creatività, un coordinamento tra soggetti diversi, ma è cosa tutto sommato semplice e peraltro già realizzata in tanti paesi sviluppati.

Anche il lavoro può essere sempre di più svolto a domicilio. Solo una organizzazione ancora fordista, che misura solo i tempi di lavoro e non i risultati, obbliga migliaia di persone a fare chilometri e traffico per passare la giornata lavorativa davanti ad un pc quando ne avrebbero uno a casa, spento.

Nelle aree intasate di traffico bisogna ridurre l’afflusso di auto, è lapalissiano.
Diminuendo il bisogno, come dicevamo sopra, ma anche scoraggiando la mobilità, con alte tariffe di posteggio, con tiket di accesso.
Solo così anche l’offerta di trasporto pubblico ha un senso ed un ritorno economico.

Certo, sono scelte anche impopolari, ma l’alternativa che abbiamo sotto gli occhi non è certo migliore. A meno di non voler continuare a vivere nell’aria inquinata ed a perdere tempi di vita rinchiusi tra lamiere e motori.

Ma anche una segnaletica stradale mal fatta è causa di incrementi del traffico.
Avete mai provato a fingervi stranieri e cercare di arrivare da un posto all’altro, anche nella nostra zona, basandovi solo sulle indicazioni stradali? Ho direttamente notizia di famiglie in auto che dopo essersi perdute nel traffico hanno deciso di cancellare determinate zone dal loro orizzonte turistico.

Quindi il danno è triplice: hanno intasato le strade inutilmente, si sono rosi il fegato e li abbiamo perduti come turisti.

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