[23/04/2007] Urbanistica

Ferruzza al sindaco Anselmi: Preoccupati dal rischio di nuove edificazioni

PIOMBINO (Livorno). Il direttore di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza ha scritto una lettera aperta al sindaco di Piombino Gianni Anselmi, per rispondere ad alcune critiche fatte dal primo cittadino all’associazione apparse in questi giorni sulla stampa.

«Caro sindaco – scrive Ferruzza - sapendoti molto attento all’interlocuzione, quand’anche critica, con Legambiente, con stupore e amarezza debbo leggere certe tue dichiarazioni a mezzo stampa circa l’impreparazione della nostra associazione in materia urbanistica. E circa presunte e improbabili nostre inclinazioni alla propaganda e alla competizione politica locale».

«Chi ti scrive – prosegue - avvalendosi di titoli ed esperienze tecnico/scientifiche acquisite proprio nel campo del governo del territorio e della tutela ambientale, competenze ed attitudini che hanno permesso tra l’altro a Legambiente Toscana di apportare un contributo costruttivo (leggi bene: né ideologico né velleitario) alla concertazione sul nuovo PIT della Regione Toscana, tiene a precisarti quanto segue: Legambiente non può burocraticamente prendere atto e tranquillizzarsi dopo le tue dichiarazioni ufficiali sul nuovo tracciato Fiorentina/ Salivoli, per le quali la strada non comporterebbe “ipso facto” ulteriori insediamenti di natura edilizia; così come non possiamo accettare che, cancellando il limite dell’insediamento cittadino, si ceda contestualmente alle pressioni di numerosi imprenditori agricoli, ai quali è concessa la possibilità di sviluppo aziendale anche “attraverso nuove addizioni urbane; prendiamo infine atto della circostanza per cui col collegamento Fiorentina/ Ghiaccioni/ Salivoli si è voluto irrorare di una nuova via di comunicazione un sito di straordinario e acclarato valore paesaggistico/ ambientale, con ciò determinando una contraddizione palese dell’art. 21 della nuova Disciplina di Piano del PIT recentemente adottato dalla Regione Toscana (“Il patrimonio collinare della Toscana...” cit.)».

«Per tutte le ragioni di cui sopra – conclude - non capiamo sinceramente dove stia la contraddizione nell’attività (invece assai meritoria) di Legambiente Val di Cornia. La nostra associazione intende sollevare una preoccupazione (legittima e sacrosanta) circa il rischio di nuova edificazione (realistico e prossimo, se si guarda alla prassi pianificatoria del nostro Paese) che è sempre strettamente connesso all’inaugurazione di un nuovo tracciato stradale».

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