[19/04/2007] Consumo

Countdown 2010: «Proteggere il mare per impedire il collasso della pesca»

LIVORNO. E’ iniziato ieri a Berlino e si svolgerà fino a domani il congresso “Countdown 2010 for Marine Ecosystems” , indetto dalla presidenza tedesca dell’Ue e dalla World Conservation Union (Iucn) che puntano a migliorare la conservazione e l´uso sostenibile della biodiversità marina. Un problema che ormai ha oltrepassato i puri aspetti ambientali per diventare una delle urgenze economiche planetarie: «Se continuerà il drammatico declino degli stock di pesci del Mondo – spiega l’Iucn - la pesca professionale potrebbe non essere più possibile entro il 2050. Per salvare le industrie della pesca del Mondo, gli oceani devono essere protetti ed hanno bisogno di un miglior controllo».

Al congresso partecipano oltre 100 esperti dagli Stati membri dell’Ue, le organizzazioni delle Nazioni Unite e delle convenzioni regionali che discuteranno della designazione e dell´amministrazione delle aree protette marine, in particolare dei siti inseriti in natura 2000 che in Toscana comprendono attualmente le aree marine già comprese nel parco nazionale dell’Arcipelago toscano e che sono state di recente incluse nelle Zone di protezione speciale (Zps), ma anche delle politiche marittime dell’Unione Europea e del recente accordo Onu per la realizzazione di una rete globale di zone protette anche in alto mare. Infatti, al recente summit di Washington, l’Iucn e la World commission on protected areas hanno proposto di proteggere almeno il 10% di mari ed oceani entro il 2012 e di collegare le aree marine protette attraverso grandi “reti” e corridoi naturali per assicurare a specie ed ecosistemi marini maggiore resistenza alle minacce dovute ai cambiamenti climatici, alla pesca intensiva o all’inquinamento. Al summit è stata distribuita una nuova carta dei criteri per la definizione della rete delle aree marine protette.
«Le zone protette marine si sono rivelate di massima importanza per il recupero degli stock di pesci esauriti ed aumentarli nelle zone adiacenti - evidenzia Tamás Marghescu, direttore regionale di Iucn per l’ Europa - Questo è stato rilevato anche nelle aree marine protette dell’Unione Europea».

Gli ecosistemi marini ed il loro biodiversità forniscono alla popolazione mondiale una vasta gamma di risorse e servizi: il pesce costituisce il 16% delle proteine animali consumante nel Mondo ed è particolarmente importante come fonte proteica per i paesi in via di sviluppo. Gli ecosistemi marini inoltre svolgono un ruolo chiave nel riciclaggio globale dei nutrienti, nella produzione dell´ossigeno e nella regolazione del clima.
Malgrado la loro importanza per sia la natura che il benessere umano, soltanto lo 0.6% degli oceani del mondo sono protetti e il mare aperto non ha nessuna protezione permanente.

«Nell´Ue l´istituzione della rete marina di Natura 2000 e è stata fatta ritardare significativamente e deve essere urgentemente accelerata - dice Tamás Marghescu, che cita anche le conclusioni del summit Iucn di Washington - Interi ecosistemi di mare aperto sono danneggiati e stanno scomparendo persino prima che abbiamo iniziato a proteggerli. È ora per i governi di compiere atti concreti».
Il governo tedesco ha assunto i problemi del mare come priorità ed ospiterà due eventi politico-scientifici di alto livello. Il congresso di Berlino fa infatti parte dei contributi della Germania all´iniziativa Countdown 2010 e un congresso europeo sulla politica futura marittima si terrà a Brema dal 2 al 4 maggio.

La Germania ospiterà anche la Conferenza delle Parti della Convention on Biological Diversity (Cbd) nel maggio 2008 e con le sue attuali presidenze di Ue e G8 svolge un ruolo importante nelle soluzioni ai problemi di sviluppo e conservazione marina. Insieme a Portogallo e Slovenia, che assumeranno le successive presidenze dell’Unione Europea, promuoverà azioni esecutive per la tutela della biodiversità marina. I governi europei hanno promesso di fermare la perdita della diversità biologica sulla terra e nei mari entro 2010. A livello mondiale I governi hanno concordato per realizzare una rete globale di zone protette marine entro 2012. Countdown 2010, sostenuto dall’Iucn, supporta questi ed altri obiettivi ambiziosi di conservazione in collaborazione con i governi e la società civile.

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