[18/04/2007] Acqua

Le riforestazioni riducono l´acqua? Per Maracchi «è un´assurdità»

LIVORNO. «Piantare troppi alberi, un rischio per l’ambiente». Il Corriere della sera titola così il pezzo di Massimo Soampani che riporta uno studio Usa i cui esisti sono stati già pubblicati dal Journal of geophysical research. Il ricercatore dell’università di Duke Robert Jackson spiega che sostanzialmente piantare alberi riduce in media del 52% il flusso d’acqua nei terreni considerati nello studio, inaridendo del tutto il 13% dei ruscelli entro il primo anno dall’attuazione della forestazione. Il nodo sarebbe che di solito si piantano gli alberi che crescono più in fretta, con radici più profonde che raccolgono più acqua. Inoltre le chiome degli alberi assorbirebbero molta acqua delle piogge. Sempre secondo Jackson, quindi, l’utilizzo delle foreste anche come strumento per catture la CO2 non sarebbe efficace perché pur assorbendo l’anidride carbonica, causerebbero danni al sistema idrogeologico. Lo studio, stando a quanto si legge, auspica comunque che si ripristini la foresta dove questa è stata abbattuta, mentre ritiene altra cosa piantare alberi dove prima non c’erano.

Sempre sul Corriere, come pezzo di appoggio a quello precedente, c’è un intervento del climatologo Guido Visconti che ripropone una sua vecchia tesi secondo la quale «non è sempre vero che piantare alberi possa mitigare il riscaldamento globale» e questo perché «un terreno privo di vegetazione tende invece a riflettere la luce solare e quindi a rigettare parte del calore che altrimenti si accumula».

Abbiamo chiesto a Giampiero Maracchi (Nella foto), climatologo e direttore dell’Istituto per l’agrometeorologia e l’analisi applicata all’agricoltura e del Cnr Ibimet di Firenze, una sua opinione su questo studio e sulla posizione del suo collega Visconti.

Maracchi, che cosa ne pensa di questa ricerca?
«Sinceramente non ho letto la versione in inglese e quello che so è perché mi sono state riportare alcune parti di quello che ha scritto il Corriere. Detto questo credo che il giornalista abbia dato risalto solo ad una parte di quello studio, magari quella che faceva più notizia. E’ credibile che in determinate situazioni possa accadere anche quello che viene sostenuto nello studio, ma dire in generale che le foreste riducono l’acqua è un’assurdità. Lo dico non perché sia un difensore dei boschi, ma per una logica di buonsenso. Nelle foreste di acqua ce ne è tanta, dove non c’è, c’è il deserto. Senza le foreste l’acqua ruscellerebbe, mentre la foresta è un elemento stabilizzatore. Ripeto, non conosco lo studio nel dettaglio e quindi non voglio entrare troppo nel merito, però spesso sulla base di una ricerca si cerca di voler affermare tutto e il contrario di tutto».

Il suo collega Visconti dice anche che nei terreni senza vegetazione il calore viene riflesso e che, facendo riferimento ad una ricerca dell’Energy Environment, piantare alberi alle nostre latitudini possa addirittura favorire il riscaldamento globale.
«Guardi, perché il calore venga riflesso dal terreno bisognerebbe che questo fosse bianco come la neve. Inoltre Visconti spesso ha posizioni da bastian contrario e infatti quando io quindici anni fa parlavo di cambiamenti climatici lui non era d’accordo, mentre poi ha dovuto rivedere la sua posizione».

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