[17/04/2007] Rifiuti

Ufficiale: la colmata di Bagnoli andrà a Piombino

ROMA. Ora è ufficiale: è stato trovato l’accordo sulla rimozione della colmata di Bagnoli che sarà al più presto trasferita a Piombino. Lo ha reso noto – con soddisfazione - il ministero dell´Ambiente. Così Alfonso Pecoraro Scanio: «Abbiamo raggiunto un accordo e assunto una decisione concreta». L´accordo e´ venuto dopo l´incontro che si e´ svolto oggi a Roma presso il Ministero dell´Ambiente. In particolare Sviluppo Italia avvierà immediatamente tutti gli atti necessari per la più rapida attuazione del progetto relativo alla rimozione della colmata, alla rimozione dei pontili, alla bonifica dei fondali sottostanti e prospicienti la colmata, alla rimozione della scogliera, al ripascimento della spiaggia.

«In sostanza – ha detto il ministero - al ripristino della linea di costa, secondo quanto previsto dal Piano urbanistico del Comune. I materiali provenienti dalla colmata saranno trasferiti nel porto di Piombino». Contestualmente l´Autorità portuale avvierà la predisposizione della cassa della Darsena di Levante che potrà essere riempita anche con materiali prodotti dall´attuazione del progetto di Sviluppo Italia che, come detto, riguarderà anche altri lavori rispetto a quelli preventivati.

Si è deciso inoltre che il tavolo tecnico, coordinato dal Capo di Gabinetto, continuerà i propri lavori provvedendo a monitorare l´ esecuzione dell´intesa. E´ stato quindi dato incarico alla Direzione generale del Ministero dell´Ambiente di porre in essere l´accordo di programma conseguente alla decisione odierna.

«Si tratta di un passaggio assai importante per Bagnoli sul versante del recupero ambientale e del rilancio dell´area. Mi ero assunto un impegno chiaro per Bagnoli e oggi - ha detto Pecoraro Scanio - posso dire che abbiamo compiuto un passo fondamentale. Continueremo ora a lavorare affinché l´intesa di oggi si realizzi nei tempi più brevi possibili».

L’operazione del ministero, però, lascia molti dubbi sulla sua ratio. Ricordiamo allora che lo stabilimento della Lucchini produce tra 700 e 800mila tonnellate annue di rifiuti analoghi a quelli che arriveranno da Bagnoli. A Piombino non è ancora in funzione – nonostante il progetto sia datato 1998 - la piattaforma Tap che, se fosse stata attiva, almeno parte di quei rifiuti della Lucchini li avrebbe potuti trattare e recuperare. Non va inoltre dimenticato che la guardia di finanza, alcuni giorni fa, ha posto sotto sequestro un’area di circa 35 ettari all’interno proprio dello stabilimento adibita a discarica per rifiuti simili a quelli di Bagnoli. Nonostante questo si dà l´ok all´operazione e non si tiene neppure conto che proprio lì a Napoli quei rifiuti servirebbero alla Darsena di Levante del porto.

Così Michele Bonomo, di Legambiente Campania: «Il trasporto di rifiuti in su e in giù per l’Italia non è che sia una cosa che faccia piacere. Spesso succede che questi rifiuti dal nord arrivino al sud, stavolta accadrebbe il contrario. Ma a parte questo è un’operazione che lascia perplessi. Si parla di un costo di 110 milioni di euro per portare appunto la colmata a Piombino, da dove poi potrebbe tornare dopo qualche mese. Ripeto, è un’operazione che lascia perplessi…».

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