[22/02/2006] Urbanistica

Porti turistici solo in aree non sabbiose

FIRENZE. I nuovi porti turistici della Toscana? Solo in aree non sabbiose, che oggi vanno salvaguardate dal punto di vista ambientale per prevenire fenomeni di erosione costiera difficili da contrastare. Lo ha detto l’assessore al territorio ed alle infrastrutture della Regione Riccardo Conti, il cui intervento ha aperto la seduta di stamani della Sesta commissione del Consiglio regionale. Il Piano sui porti della Regione, prevede, insomma, per quanto riguarda gli approdi turistici, una filosofia di intervento nuova, diversa da quella seguita finora. Molto, se non tutto, si concentra a terra, in termini di servizi di qualità, e soprattutto secondo il principio per cui non si fanno porti, investimenti ed ampliamenti se non c’è l’industria della nautica.
L’intervento di Conti ha toccato anche tutti gli altri temi della portualità toscana. L’assessore ha ribadito che il «Master plan» della Regione interesserà un vero e proprio sistema che tiene dentro tutte le realtà e le specificità e che guarda a Livorno come al polo logistico del Mediterraneo. Ed ha confermato che l’obiettivo strategico è arrivare all’istituzione di un’unica Autorità portuale regionale, con Livorno candidata naturale come riferimento nel mondo per l’intercettazione dei grandi traffici. Dopo la relazione di Conti, la Commissione ha anche ascoltato gli interventi dei presidenti delle Autorità portuali di Piombino e Marina di Carrara, Luciano Guerrieri e Luigi Guccinelli.
Nel pomeriggio, la Commissione consiliare ambiente e territorio ha ripreso i propri lavori discutendo la proposta di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato. Alla riunione sono presenti i rappresentanti di comitati promotori ed associazioni che attorno a questa proposta hanno raccolto 42mila firme.

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