[12/04/2007] Comunicati

In sciopero i precari del minsitero dell´ambiente

ROMA. Mentre Pecoraro Scanio si complimentava con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che da Riga ha rimarcato il grande segnale lanciato al mondo dall’Unione Europea per la riduzione dei gas serra e richiamato gli altri Paesi sviluppati a fare la propria parte, a Roma il ministero dell’ambiente ha vissuto una giornata di assedio: circa 200 lavoratori del ministero stesso hanno manifestato davanti la sede di viale Cristoforo Colombo: i precari sono 569, cioè il 50 per cento del totale dei lavoratori del ministero.

Dei 569, solo 150 hanno firmato un contratto diretto, mentre tutti gli altri sono stati «arruolati» attraverso 31 società ed enti pubblici e privati diversi.
Da tempo il coordinamento dei precari e le sigle sindacali chiedevano, insieme, un incontro con il ministro Pecoraro Scanio, che ieri ha dato loro appuntamento al 18 aprile, un gesto importante ma che non ha impedito la manifestazione di oggi.

«Il nodo dei precari è da sciogliere non solo per il nostro disagio personale – ha detto Roberto Giordano, responsabile della Cgil Funzione pubblica di Roma sud - ma anche nell´interesse del ministero, che ha solo da guadagnare se è capace di riconoscere dignità al suo personale, per altro maggiormente ricattabile in una situazione come questa. C’è bisogno anche di una seria riorganizzazione del lavoro, perché la questione ambientale non può essere affrontata ora con gli strumenti previsti dieci anni fa».

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