[12/04/2007] Energia

Gli Usa tra piano per biocarburanti, nuovi standard e ribellione dei costruttori di auto

LIVORNO. L´ente per la salvaguardia dell´ambiente Usa (Epa), dando seguito ad un mandato del congresso, ha definito il piano per i nuovi standard per aumentare l’uso di combustibili rinnovabili come l’etanolo e il biodiesel. Le raffinerie americane dovranno usare almeno 7,5 miliardi di galloni (un gallone americano equivale a 3,79 litri) di combustibili rinnovabile entro 2012.

E’ quanto prevede una legge sull’energia firmata da Bush nel 2005, che inoltre richiede che il 4,02% per cento dei carburanti erogati agli automobilisti Usa nel 2007 sia costituito da combustibili rinnovabili, si tratta di 4,7 miliardi di galloni, oltre l’1% in più di quanto richiesto nel 2006.

Il programma approvato da Bush proverebbe di aumentare l´uso dei combustibili alternativi a 35 miliardi di galloni entro il 2017 e di innalzare gli standard di efficienza di combustione per i nuovi veicoli.

La nuova legge ha portato ad un vertiginoso aumento della produzione di etanolo e, a questi ritmi, i biocarburanti Usa potrebbero raggiungere gli 11 miliardi di galloni nel 2012, 3 miliardi e mezzo di galloni in più di quanto previsto dal programma.

Secondo l’Epa i nuovi standard potrebbero ridurre le emissioni dell’ossido di carbonio delle auto dello 0,9 – 2,5% e le emissioni di gas serra tra 8 e 13,1 milioni di tonnellate entro il 2012.

Ma secondo l’Epa con l’uso dei biocarburanti, a livello nazionale Usa, aumentano di 41 mila – 83 mila tonnellate i residui organici volatili e le emissioni dell´ossido dell´azoto, con gli effetti che variano a seconda della regione presa in considerazione. L’uso dell’etanolo riduce l´ossido di carbonio in inverno ma può aumentare i livelli di smog di estate perché libera più ossidi di azoto che si volatilizza più facilmente della benzina, liberando altre sostanze inquinanti nell’aria.

L´annuncio delle nuove misure è venuto una settimana dopo la Corte suprema ha dichiarato che la CO2 e gli altri gas serra sono sostanze inquinanti dell´aria a norma del Clean Air Act e che L’Epa può regolamentare le emissioni delle nuove auto e dei camion, una cosa mal digerita dalle grandi aziende automobilistiche americane che partono all’attacco degli standard più rigorosi adottati che secondo loro non avranno alcun effetto reale sul riscaldamento globale.

La pensano in maniera completamente diversa molti gruppi ambientalisti che vedono nel Clean Air Act l´ultima occasione per regolamentare le emissioni regolanti e sperano in una estensione della legge della California che prevede limiti più rigorosi di quelli indicati dal governo federale.

Ma Chrysler, Ford, General Motor e DaimlerChrysler non ci stanno e hanno promosso un cartello automobilistico per contrastare legalmente l’adozione dei nuovi standard proposti dall’Epa, ma a contrastarle si trovano davanti un cartello costituito dagli Stati del Vermont e di New York e da cinque associazioni ambientaliste che comprende il Natural Resources Defense Counsel, il Vermont Public Interest Research Group e la Conservation Law Foundation.

Le industrie puntano a dimostrare che il costo per applicare gli standard previsti dalla California, dal Vermont e da altri nove Stati sarebbe troppo alto ed i tempi per realizzare le tecnologie di riduzione delle emissioni sarebbero troppo stretti.

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