[10/04/2007] Rifiuti
Ad Arezzo si prova a recuperare la Co2 della discarica
AREZZO. Catturare la CO2 contenuta nel gas da discarica e trasformarla in una materia solida stabile che poi possa essere smaltita in discarica normalmente o addirittura rivenduta e riutilizzata come materia prima per i numerosi processi industriali che ne hanno bisogno.
Il principale obiettivo del progetto Life-GHEERL (Greenhouse Effect Reduction form Landfills), nell’ambito del quale un impianto prototipo per la cattura della CO2 dal gas di discarica viene installato in questi giorni nella discarica di Podere Rota (Arezzo) gestita da CSA Impianti, è quindi la riduzione dell´effetto serra dovuto alle emissioni di biogas da discariche di rifiuti solidi urbani.
Il progetto sperimentale, co-finanziato dalla Comunità Europea, su un costo totale di circa 217mila euro, ha una durata di circa due anni e la speranza di tutti è che alla fine si riesca a predisporre un processo affidabile che possa diventare replicabile per mezzo di un dimensionamento a scala industriale.
«Cercavamo un metodo che ci consentisse di non disperdere l’anidride carbonica nell’ambiente – spiega il presidente di Csai Mauro Moretti – ma anche di migliorare la combustione e rendere tutto il sistema più efficiente. Il finanziamento europeo ci dà l’opportunità di testare un modulo che dovrebbe essere in grado di separare l’anidride carbonica dal biogas».
Notevole importanza ha l’aspetto economico: lo studio preliminare eseguito dal dipartimento di Energetica dell’università di Firenze, in collaborazione con il dipartimento di Scienze e tecnologie chimiche e dei biosistemi dell´università di Siena e la società olandese Cornelissen consulting services B.V., ha infatti evidenziato che il processo può essere competitivo rispetto ad altri processi attualmente studiati per la rimozione della CO2, ma ora è necessario riprodurre sul pilota le condizioni studiate e soluzioni a concentrazione più elevata per arrivare a un’analisi economica completa del processo».