[05/04/2007] Acqua

Emergenza idrica, il piano di Pecoraro Scanio

LIVORNO. Piano di emergenza contro l’emergenza idrica, a partire da un quadro conoscitivo relativo alla disponibilità delle risorse e ai fabbisogni, anche relativamente alle azioni da intraprendere in prospettiva della stagione estiva. Questo ha sostenuto ieri il ministro dell´Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, rispondendo a un´interrogazione al Question Time alla Camera dei Deputati.

«Il Coviri facendo seguito alla circolare Prodi del 5 marzo scorso - ha reso noto il ministro - ha inviato il 30 marzo una nota a tutte le 91 autorità di ambito territoriale ottimale perchè ciascuna, entro il prossimo 15 aprile, fornisca un quadro conoscitivo relativo alla disponibilità delle risorse e ai fabbisogni, e indichi anche cosa sarebbe opportuno fare in prospettiva della stagione estiva».Pecoraro ha sottolineato anche il ruolo centrale del Comitato «che, oltre a promuovere studi e approfondimenti scientifici si occuperà anche del coordinamento delle attività relative alla costruzione del quadro della criticità, o delle criticità, a livello nazionale, e della definizione di una strategia idonea per affrontare l´emergenza idrica nel nostro Paese».

Pecoraro ha anche ricordato che resta valido l´appello lanciato insieme al ministero delle Politiche agricole per una «valutazione comune del risparmio idrico, soprattutto in agricoltura, dove ancora molte irrigazioni sono a pioggia». Ma ad una maggiore responsabilità è stata richiamata anche l´industria, per un maggior riuso delle acque. Sul nodo delle privatizzazioni della gestione della risorsa «Il ministro dell´Ambiente - ha detto Pecoraro - sta lavorando a una iniziativa che consenta la sospensione di processi di privatizzazione in atto per una riorganizzazione adeguata del settore».

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