[05/04/2007] Consumo

Quale turismo sostenibile per l´Europa?

LIVORNO. La Commissione Ue nel 2004 ha costituito il Tourism Sustainability Group (Tsg) per dare un maggiore impulse al processo di sostenibilità del turismo europeo. Il Tgs è composto da ventidue membri selezionati in base alla rappresentanza delle associazioni dell’industria turistica e della società civile. I governi degli Stati membri ed organizzazioni internazionali, come l’Organizzazione mondiale del Turismo e l’Unep, hanno nominato propri esperti che partecipano ai lavori del Gruppo.

Oggi è stato pubblicato il rapporto finale di lavoro ed indagine del Tgs, un testo indirizzato a soggetti pubblici, imprese, organizzazioni europee, nazionali, regionali e locali, che ha l’obiettivo strategico di incoraggiare un’azione congiunta tra settore pubblico e privato e vuole stimolare le azioni e le buone pratiche per rendere il turismo del vecchio continente più sostenibile e per avviare un nuovo processo virtuoso. L’industria turistica rappresenta il 10% del Pil Europeo e 20milioni di posti di lavoro e gli europei sono circa la metà dei viaggiatori internazionali.

In paesi a forte vocazione turistica come l’Italia la pressione su ambiente, risorse e paesaggio del turismo si fa sentire: è aumentata del 13,8% tra il 1998 ed il 2003 e secondo l’Istat il rapporto tra presenze turistiche ed abitanti è oltre l’1,6% con oltre 341 milioni di presenze nel 2003 che si concentrano per oltre il 60% tra giugno e settembre. Ma l’impatto del turismo europeo si sta velocemente trasmettendo anche ai paesi in via di sviluppo.

Il Rapporto finale del gruppo di lavoro è offerto come base di discussione della Commissione per giungere, dopo una discussione pubblica, alla redazione di un’agenda per il turismo sostenibile europeo.

Secondo il rapporto le per la sua sostenibilità il turismo dovrà tener conto delle sfide globali che si trova ad affrontare e quindi fissa i processi necessari per realizzare gli obiettivi posti dalla Commissione europea ed un quadro d’azione su diversi livelli e specifiche iniziative.
Le linee su cui ci si muove sono quelle locali di Agenda 21, con un modello per i sistemi locali di controllo e di indicatori per le destinazioni turistiche e lo sviluppo di strumenti di sostenibilità e buone pratiche adattati alle circostanze locali.

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