[05/04/2007] Consumo

I dolciari giocano d´anticipo: via le merendine dalle scuole

LIVORNO. Ieri l’Aidi, associazione industrie dolciarie italiane, ha annunciato l’impegno volontario delle aziende produttrici a non rendere disponibili i prodotti dolciari nei distributori automatici installati nelle scuole elementari e medie inferiori.

Dalla ricerca Swg su un campione di 5000 genitori testimoni delle abitudini alimentari dei propri figli risulta che i bambini di oggi hanno abitudini alimentari non corrette affiancate ad una vita sedentaria e non attiva priva di attività sportiva extra scolastica.

L’obesità è ormai un problema sociale che affligge e che dilaga nella nostra società e che, come tale deve essere affrontato. Tanto è vero che il ministro alla salute Livia Turco ha inserito nel novero degli obiettivi prioritari del piano sanitario nazionale 2006-2008, il controllo e la diminuzione del sovrappeso e dell’obesità nelle giovani generazioni in età evolutiva (6-15 anni) attraverso interventi mirati.

L’impegno delle industrie dolciarie si colloca in tale contesto sociale: in una realtà dove, il senso della misura è venuto meno insieme al senso del risparmio, lasciando il posto ad un consumo spasmodico di prodotti alimentari svariati, subito disponibili, super imballati e protetti; una realtà che provoca finalmente l’intervento governativo finalizzato a frenare il problema, magari tramite sanzioni e prescrizioni.

Ed ecco dunque che gli operatori del mercato dolciario corrono ai ripari: in linea con quanto affermato dalla Turco nel Piano di azioni per la promozione e la tutela della salute delle donne e dei bambini presentato a Napoli il mese scorso, e in linea con il provvedimento contro coloro che non si occupano della propria salute, l’Aidi volontariamente ritira i propri prodotti dolciari - una delle cause dell’obesità se mangiati in grandi quantità - dai distributori automatici delle scuole elementari e medie.

In tal modo forse e se passerà il provvedimento contro coloro che non si occupano della propria salute, il produttore dolciario potrà evitare la multa perché non responsabile dell’aumento di peso dei giovani studenti. Non solo, perché probabilmente potrà essere premiata per tale azione dal punto di vista del marketing e magari ricevere un posto d’onore al tavolo delle contrattazioni commerciali con il governo.

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