[04/04/2007] Rifiuti

La Provincia di Arezzo: «Nessun nuovo inceneritore previsto»

AREZZO. Le contestazioni sul territorio per gli impianti di termodistruzione previsti dai piani d’ambito sono molte in regione, e solo la possibilità che se ne aggiunga un’altra, manda in fibrillazione gli amministratori: «Alla Provincia di Arezzo non è stato presentato alcun progetto finalizzato ad ottenere il rilascio della autorizzazione, di sua esclusiva competenza, alla costruzione e all’esercizio di un inceneritore di rifiuti tossici, più precisamente un impianto per la smaltimento tramite termodistruzione di rifiuti pericolosi, da realizzarsi nel territorio comunale di Castiglion Fibocchi» risponde in modo deciso e senza incertezze l’assessore provinciale all’ambiente Andrea Cutini alle affermazioni apparse sulla stampa e attribuite a Grazia Tonioni, vice-Presidente del Comitato Valdichiana e rappresentante del Comitato di San Zeno.

«Non è stato presentato alcun progetto - prosegue Cutini - e ci tuteleremo nei confronti di chi va diffondendo informazioni false e allarmismo». E poi spiega: «dopo aver letto con sorpresa l’articolo ho chiesto che fosse fatta una verifica ed è emerso con chiarezza che non risultano depositati presso la Provincia neanche gli atti indispensabili alla necessaria procedura per la Valutazione di impatto ambientale, agli esiti della quale sarebbe, comunque, subordinata la definizione del procedimento di approvazione di un simile impianto».

«Ciò premesso – continua Cutini - è di tutta evidenza che non c’è stato e non ci può essere alcun via libera della Provincia alla realizzazione di un nuovo inceneritore nel Comune di Castiglion Fibocchi. E’ molto grave, però, che su una questione così delicata ci sia chi va generando inutile allarme tra la popolazione senza alcuna ragione. Già in passato – conclude l’assessore all’ambiente – abbiamo dimostrato grande fermezza nella valutazione di progetti di questo tipo e la signora Tonioni, affermando di essere rappresentante del comitato San Zeno, dovrebbe essere ben informata su questo fatto».

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