[30/03/2007] Rifiuti

In Alto Adige la carta si fa con le mele

LIVORNO. Ogni realtà cerca di sfruttare quello che ha, nel bene e nel male si potrebbe dire. E dopo aver utilizzato le alghe della laguna di Venezia per produrre carta adesso anche le mele dell’Alto Adige si prestano a tal uopo.
60mila buste, 7mila bloc notes e 6mila sacchetti di cartamela: questo è il primo bilancio dell’utilizzo da parte della Provincia di Bolzano dopo la fase di sostegno al progetto pilota per la produzione di carta ottenuta con gli scarti del frutto. Del resto non poteva che venire dall´Alto Adige, il più grande produttore di mele in Europa, l’idea di sfruttare il prodotto anche per ricavarne i materiali più disparati, dalla carta al cuoio fino alla colla. Anche se per ora ci si è fermati alla prima.

L´intuizione è dell´ingegnere altoatesino Alberto Volcan e con un progetto finanziato dal Fondo sociale europeo, l’intuizione è diventata realtà e la provincia si è prestata a vagliarne le caratteristiche testando i primi esemplari di carta nella tipografia dell’ente.

«Il riciclaggio può assicurare ricadute positive sul piano economico e ambientale - sottolinea il presidente della provincia di Bolzano Luis Durnwalder, che già da un anno utilizza la carta intestata ricavata dagli scarti del frutto - oltre a un ritorno di immagine significativo».

Ora si tratta di verificare la durevolezza del materiale per poi decidere quale strada intraprendere. Ma intanto è un buon modo per riutilizzare gli scarti.

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