[29/03/2007] Energia

Fidel contro Bush e il biodisel

LIVORNO. Fidel Castro ritorna a prendere un ruolo attivo nella politica cubana e parte lancia in resta contro gli Stati Uniti (e questa non sarebbe una gran novità) e contro quelli che paiono diventati i suoi nuovi nemici: i biocarburanti. In un articolo su Granma, il quotidiano del Partito comunista cubano, Castro, con il suo classico stile altisonante che usa quando elenca gli effetti delle politiche internazionali degli Stati Uniti sui Paesi in via di sviluppo, prende di mira i sostegno di Bush allo sviluppo di colture agricole per produrre etanolo per le auto.

Il titolo di Granma denuncia: «Condannati a una morte prematura per fame e sete per più di 3 miliardi dei persone nel mondo», e l’articolo specifica: «questo non è un numero esagerato; è realisticamente prudente».

Nonostante la malattia e le lotte di potere che si svolgono dietro le quinte del suo declino, Castro sembra impegnato a lasciare ai posteri una sua visione del Mondo, a cominciare dal destino ambientale del Pianeta.

Nel suo articolo, Fidel Castro mette in risalto i collegamenti tra Bush ed i costruttori degli Stati Uniti e le loro intenzioni di usare i cereali per produrre l´etanolo come alternativa ai combustibili fossili.

«L´idea sinistra di convertire l´alimento in combustibile è stata stabilita come la linea economica della politica straniera degli Stati Uniti» scrive il leader maximo cubano e fa notare che se è vero che Cuba ha già sperimentato l´estrazione dell´etanolo dalla canna da zucchero, la cosa sarebbe molto diversa se le nazioni ricche decidessero di importare enormi quantità di raccolti prima destinati all’alimentazione dai paesi in via di sviluppo per contribuire a soddisfare le loro esigenze energetiche. Castro scrive: «applicate questa ricetta ai paesi del terzo mondo e vedrete quanta gente fra le masse affamate del nostro pianeta non consumerà più cereali. O persino peggio: offrendo finanziamenti ai Paesi poveri per produrre l´etanolo dai cereali o da qualunque altro genere di alimento, nessun albero sarà lasciato per difendere l´umanità dal cambiamento climatico».

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