[29/03/2007] Rifiuti

Raee, in attesa dei decreti i produttori si organizzano

LIVORNO. Nonostante Il 19 marzo 2007 – come abbiamo scritto - tre Decreti Ministeriali abbiano ricevuto l’ok formale dal Ministero dello Sviluppo Economico, ne mancano ancora 12 perché in Italia esista un quadro normativo di standard europeo che renda possibile il riciclo e i riuso di prodotti elettrici ed elettronici (Raee).

L’imminente entrata in vigore, però, di nuove normative comunitarie, impone alle aziende produttrici e, in parallelo, ai grandi operatori logistici l’individuazione di nuove formule che, già alla nascita e immissione del prodotto, ne prevedano modalità e tempi di smistamento a conclusione del ciclo di vita.

E’ da questa esigenza che ha preso le mosse Reloader, il primo “incubatore” italiano di progetti di reverse logistics che è stato presentato oggi a Roma. Reloader è stato progettato nella forma di una piattaforma aperta al contributo di grandi produttori di apparati elettrici ed elettronici, ma anche di grandi logistic player.

Con un quadro legislativo che viaggia, come detto, con un ritardo di 3 anni, l´innovazione sul tema della logistica di ritorno (quella per riciclo, riuso e smaltimento di apparati, elettrodomestici in primis, giunti a fine ciclo di vita) è per ora affidata solo ai produttori, che il 16 marzo hanno costituito in sede Anie il 1° Centro di Coordinamento di Sistemi collettivi di Reverse Logistics.

Ma questi produttori che hanno dato vita al centro – è stato detto durante la presentazione - si trovano a fare fronte con oltre 5.000 centri di raccolta in Italia, non mappati e ad oggi fuori controllo, nonché a standard di raccolta disomogenei.

L´indicazione principale scaturita stamani è quindi quella di un ritardo cronico dell´Italia, oggi maglia nera europea nella gestione di sistemi di Reverse Logistics, mentre i grandi produttori stanno costruendo, senza rete normativa, gli strumenti produttivi (anche con l´utilizzo di nuovi materiali), informatici (tracciabilità e prodotti) e di collaborazione (consorzi collettivi di imprese) per fare fronte alle sfide di un mercato in rapidissima evoluzione.

Per fare degli esempi, Hewlett-Packard raggiungerà entro la metà del 2007 l´obiettivo di riciclo nel mondo di 450 milioni di Kg di suoi prodotti; oggi la logistica di un computer ha un valore superiore a quella del prodotto stesso.

E la sfida è scritta in particolare in un dato illustrato dal presidente di Reloader Domenico Iuliano (Whirpool): oggi il costo del recupero/riciclo dei prodotti giunti a fine ciclo corrisponde a circa il 15% del valore commerciale del prodotto, ma dal recupero di questo stesso prodotto, attraverso la Reverse Logistics, il produttore potrebbe recuperare il 20% del valore.

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