[29/03/2007] Trasporti

Pontremolese, Evangelisti spiega l´ok di Di Pietro alla progettazione

LIVORNO. La progettazione, con tutta probabilità, sarà fatta, ma ne passerà di tempo prima di veder cominciare fattivamente i lavori per il raddoppio della linea ferroviaria Pontermolese. E´ il quadro emerso ieri dopo l´incontro che si è svolto tra il ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro e un gruppo di deputati composto da Elena Cordoni, Carmen Motta, Fabio Evangelisti, Mario Ricci, Andrea Orlando e Sergio Olivieri.

Di Pietro ha confermato l´intenzione di dare attuazione alla progettazione, in collaborazione con le Ferrovie dello Stato, così come ha disposto la Finanziaria. Ne abbiamo parlato con Fabio Evangelisti.

Evangelisti, come è andato l´incontro?
«Noi gruppo di parlamentari toscani avevamo a suo tempo posto il tema di introdurre la progettazione della Pontermolese nella legge finanziaria cosa che fu recepita nel maxiemendamento con la destinazione, al fine appunto della progettazione, di 54 milioni di euro»

Quindi solo un passo avanti?
«Sì, perché il completamento dell´asse progettuale non significa che possono partire subito i lavori. Anche ieri, infatti, il ministro ha ribadito che non ci sono le risorse economiche. Come ci ha detto non esserci anche per tante altre opere. E´ importante dire però che la Pontremolese, pur incompiuta, ha le parti già realizzate in funzione. Insomma i soldi fin qui spesi non sono stati buttati via. Quello che poi va aggiunto è che il progetto ha un respiro più ampio in quanto la Pontremolese è da considerare un tratto strategico. Purtroppo negli ultimi anni era stata dimenticata, privilegiando il tratto Bologna-Firenze e quindi la dorsale appenninica. Noi, invece, proponiamo il corridoio tirrenico anche per non avere un´unica dorsale. Ci battiamo dunque non solo per una visione localistica».

Ma quanto costa l´opera complessivamente?
«Oltre 2 miliardi di euro».

Cosa succedere ora?
«Di Pietro ha chiesto alle Ferrovie dello Stato di portare avanti la progettazione. C´è da capire come proseguire i lavori che si sono fermati da una parte a Chiesaccia di Terrarossa e verso Parma a Solignano. E credo anche che ci siano da superare dei problemi legati al collegamento con il porto di Genova».

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