[28/03/2007] Rifiuti
VERCELLI. Quando si parla di nucleare troppo spesso ci si dimentica del problema scorie. Scorie che per esempio ancora sono presenti in gran quantità sul suolo italiano e che nonostante la loro pericolosità spesso vengono spostate da nun luogo a un altro. Una situazione che viene riportata all´attualità anche granzie alla sentenza di ieri, con cui il Gup di Vercelli, Maria Teresa Guaschino, ha assolto 12 attivisti di Greenpeace che, nel febbraio 2005, avevano bloccato a Vercelli un treno che trasportava scorie nucleari a Sellafield in Inghilterra.
L´azione di protesta era motivata dall´opposizione al riprocessamento delle scorie nucleari, operazione industriale inquinante la cui principale finalità è quella di estrarre plutonio, elemento che si forma nei reattori nucleari. Dopo il riprocessamento i residui vetrificati devono comunque tornare indietro al Paese che li ha generati. Secondo il nuovo contratto con la francese Areva, oggetto dell´accordo intergovernativo con la Francia, la parte rimanente del combustibile irraggiato - circa 230 tonnellate - verranno inviate in Francia per un costo complessivo di circa 250 milioni di euro.
"La scelta del governo in materia di gestione delle scorie nucleari è solo una costosa, rischiosa e inquinante perdita di tempo" afferma Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace.