[28/03/2007] Acqua

Emergenza idrica, la Margherita pensa a nuovi invasi

FIRENZE. Proposte operative per cercare di arginare il problema della crisi idrica arrivano dal gruppo consiliare de La Margherita in Consiglio provinciale che ha presentato una mozione per chiedere uno studio di fattibilità per la creazione di una serie di piccoli e medi invasi che consentano di immagazzinare e contenere l’acqua durante l’anno. Per la realizzazione dello studio la Provincia si dovrebbe avvalere delle competenze e della professionalità dei Consorzi di Bonifica e delle Comunità Montane che hanno diretta operatività sui territori.

A supporto della richiesta sono state portate le evidenze dei cambiamenti climatici in atto, che hanno causato principalmente una netta diminuzione delle precipitazioni piovose e nevose che potrebbero portare entro due-tre mesi, se non vi saranno cospicue piogge primaverili, i territori della provincia di Firenze e la Toscana in piena emergenza idrica.

Inoltre, cosa ben più consolidata, è citata la diminuzione delle portate storiche del fiume Arno che pone in evidenza la pericolosa situazione idrica che si prospetta nel breve periodo e negli anni futuri. Di fronte a questa situazione- secondo il gruppo della Margherita- deve crescere la consapevolezza che l’acqua non è un bene illimitato e che devono essere combattuti abusi e sprechi.

Occorre quindi prevedere una grande operazione sul versante del risparmio idrico, coinvolgendo sia le attività produttive che usano acqua in grande quantità, sia gli operatori dell’agricoltura, orientando per il futuro il settore verso produzioni che necessitino di minori irrigazioni, sia i privati, favorendo nelle abitazioni l’utilizzo di supporti tecnici capaci di contenere al massimo le dispersione dell’acqua. Naturalmente, alla base di tutto, vi è la necessità di un piano idrico nazionale che risolva alla radice la distribuzione dell’acqua intervenendo, modernizzando e rifacendo (in alcuni casi) la rete degli acquedotti che sono fonte di sprechi e di notevoli perdite d’acqua.

I proponenti la mozione citano positivamente l’esperienza dell’Invaso di Bilancino (infrastruttura che per il futuro deve rappresentare un modello per immagazzinare l’acqua) e chiedono alla Giunta Provinciale di provvedere con la massima urgenza, in ogni caso entro tre mesi, all’elaborazione di uno studio di fattibilità che preveda di realizzare quanto prima una serie di piccoli e medi invasi che consentano di immagazzinare e contenere l’acqua durante l’anno (specialmente nel periodo autunnale/invernale) per poi rilasciarla nei periodi di effettiva necessità per usi civili e agricoli. Per approntare questi studi e progetti di fattibilità, sono direttamente chiamati in causa per competenza i Consorzi di Bonifica delle Colline del Chianti e della Piana Fiorentina, e le Comunità Montane del Mugello e della Montagna Fiorentina.

Torna all'archivio