[26/03/2007] Trasporti

Pecoraro Scanio: Completare a 4 corsie gli ultimi 25 chilometri dell´Aurelia

CAPALBIO (Grosseto). Se non è una bocciatura poco ci manca. L’atteso intervento del ministro dell’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio al convegno organizzato dal Comune di Capalbio sul futuro del corridoio tirrenico è stato tutt’altro che diplomatico, pur non entrando nel merito dei singoli progetti: il ministro infatti si è impegnato ufficialmente a fare in modo che si sblocchino i lavori per finire l’opera di adeguamento dell’Aurelia, ovvero quei 25 km mancanti dell’Aurelia che tutt’ora sono a due corsia invece che a quattro.

Questa della messa in sicurezza dell’Aurelia per Pecoraro Scanio è la priorità assoluta, al di là del progetto autostradale della Sat, al quale anche la Regione ha dato l’ok. Sull’ipotesi autostrada appunto, Pecoraro Scanio non è entrato nel merito ma si è detto disponibile a dialogare e a procedere sulla strada della concertazione, nonché a impegnarsi per far sì che il progetto sia sfilato dalla legge obiettivo. Ha però aggiunto che sul progetto Sat ci sono ben 84 prescrizioni che vincolano la Via e che dovranno essere rispettate per andare avanti.

Il ministro si è infine rivolto al Comitato Aurelia sicura subito chiedendo ipotesi, analisi e suggerimenti per avviare prima possibile il completamento dei 25 chilometri che mancano a quattro corsie.

Le associazioni ambientaliste (Italia Nostra, Legambiente, Wwf, Movimento Ecologista e Comitato per la bellezza), soddisfatte dalle parole del ministro «che rilanciano il progetto definitivo Anas di potenziamento a quattro corsie della SS1 fra Grosseto e Civitavecchia e contestano la credibilità del cosiddetto piano finanziario della Sat.

Tale scelta è coerente, ricordano gli ambientalisti, con le prescrizioni più volte ribadite dall’Unione Europea, contraria alla realizzazione di «nuovi assi autostradali di lunga percorrenza, laddove per tali finalità va privilegiata la ferrovia e il cabotaggio costiero».

In occasione dell’incontro odierno, le associazioni ambientaliste hanno espresso al ministro la loro denuncia «per l’inconsistenza» del piano finanziario Sat, con il quale la società, affermando di assumere a suo totale carico il finanziamento dell’
opera, «effettua in realtà una grottesca esposizione dei fatti allo scopo di superare i rilevanti e noti problemi finanziari da sempre contestati dalle associazioni ambientaliste e dagli esperti del settore».

Le associazioni ambeintaliste ricordano che il pareggio sarebbe ottenuto (per un intervento che costa nel suo complesso 3 miliardi e 300 milioni di euro): 1) con l’imposizione di tariffe doppie rispetto alla media nazionale; 2) con la previsione di un aumento annuale, per dieci anni, di dette tariffe pari al 3%; 3) con una durata abnorme della concessione, pari a 40 anni; 4) con la trasformazione dell’Aurelia a Sud di Grosseto a “strada parco” (con ampiezza della carreggiata dimezzata rispetto alla attuale), allo scopo di eliminarne la concorrenza; 5) infine, resta non chiarito a quali condizioni avverrebbe la concessione alla Sat del tratto della variante Aurelia a Nord di Grosseto.

Torna all'archivio