[26/03/2007] Trasporti

Con le bici della Federazione nelle oasi del Wwf

LIVORNO. Che andare in bicicletta faccia bene al fisico e all’ambiente è un’ovvietà. Ma di campagne a favore di una mobilità più sostenibile se ne sente sempre il bisogno perché tra il dire e il fare, si sa, c’è quasi sempre una bella distanza. L’ultima iniziativa in questo senso è quella dell’accordo raggiunto tra Federazione ciclistica italiana (Fci) e Wwf Italia per una serie di attività a favore dell’uso della bicicletta come strumento privilegiato per la mobilità sostenibile e la fruizione delle aree naturali. Che è stato presentato oggi in occasione di uno degli appuntamenti classici del ciclismo, la punzonatura della Milano-Sanremo.

Grazie alla partnership sancita oggi sarà data la possibilità ai soci Fci e ai visitatori comuni di poter ammirare 10 delle 130 oasi gestite in Italia dal Wwf usufruendo di mountain bike donate dalla Federazione. Le aree attrezzate con percorsi ciclabili e per il cicloturismo che godranno di questa donazione sono sparse su tutto il territorio nazionale: dall’oasi di Vanzago, vicino Milano, a quella di Macchiagrande a pochi chilometri da Roma, dall’Oasi di Monte Arcosu, un tassello di natura selvaggia sulla costa occidentale sarda alle oasi siciliane delle Saline di Trapani e di Torre Salsa (Agrigento) fino a quelle di Le cesine (Puglia), Pignola e Policoro (Basilicata), Alviano (Umbria) e San Silvestro (Campania). L’accordo prevede anche l’organizzazione di visite speciali e facilitazioni di ingresso per i tesserati Fci nello spirito della promozione della fruizione delle aree protette naturali del nostro paese.

La partnership FCI -WWF si svilupperà nei prossimi mesi con momenti di promozione congiunti come la partecipazione del WWF insieme alla Federazione all’iniziativa “Vieni in Provincia” che si svolgerà nella storica Villa Borghese a Roma a fine aprile. Sono già allo studio iniziative editoriali congiunte che avranno lo scopo di rendere sempre più desiderabile l’uso della bicicletta.

«Questa partnership è solo l’ultimo dei passi che ha compiuto in questi anni il Wwf a favore della bicicletta, da noi pensata non solo come mezzo ‘ideale’ per percorrere lunghe distanze all’interno delle aree protette. Siamo convinti da tempo che la mobilità ciclabile possa dare un contributo rilevante alla soluzione dei problemi del traffico e inquinamento delle nostre città – ha dichiarato Michele Candotti, segretario generale del WWF Italia – La bicicletta è facile da usare, occupa poco spazio per circolare, ha ‘emissioni zero’ di gas serra, ci fa risparmiare rispetto all’auto, (circa 2.000 euro l’anno) ed è economicamente alla portata di tutti».

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