[22/03/2007] Rifiuti

L´industria del riciclo: i Raee

LIVORNO. Il tema dei Raee, rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche e elettroniche, dovrebbe diventare presto di estrema attualità, infatti, i decreti attuativi del Dlgs 151/05, che regola la raccolta ed il riciclo dei prodotti elettrici ed elettronici, sono al vaglio della conferenza unificata Stato Regioni. I due più importanti consorzi della “filiera Raee” - Ecodom ed Ecolamp - il primo perché si occupa del 70% di tutti i Raee in peso, il secondo perché si occupa delle moderne lampade a basso consumo energetico ed apparecchiature luminose - si dicono già pronti a partire.

Per la precisione, Il 19 marzo 2007 3 Decreti Ministeriali (che daranno avvio al sistema di raccolta su tutto il territorio nazionale) hanno ricevuto l’ok formale dal Ministero dello Sviluppo Economico. Si chiude così la parte più lunga dell’iter legislativo. Entro questa settimana i tre decreti verranno inviati alla conferenza unificata Stato-Regioni che sarà chiamata a dare il suo parere.

Una volta ricevuto l’ok di fatto l’iter si concluderebbe e mancherebbe solamente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. A livello di tempi, il Ministero dell’Ambiente sta tentando di far entrare i decreti nell’ordine del giorno della prossima riunione della Conferenza Stato-Regioni in programma per fine marzo (la conferenza si riunisce una volta al mese..di norma a fine mese) con l´ipotesi della pubblicazione sulla GU per metà aprile.

A questo proposito la Commissione Ambiente della Camera ha approvato una risoluzione che sollecita il Governo a svolgere ogni azione di propria competenza per pervenire, entro il mese di marzo, alla definitiva approvazione dei Decreti attuativi. Sulla base di questa risoluzione è possibile che i Decreti acquisiscano una certa “priorità” tale da inserirli nell’ordine del giorno della conferenza stato-regioni.

A loro volta, l’industria e i produttori di Aee si stanno muovendo, facendosi trovare pronti quando il sistema entrerà in vigore e perciò è già stato costituito il Centro di Coordinamento – l’organismo che rappresenta tutti i consorzi dei Raee domestici e che sarà chiamato a rappresentarli nei confronti di tutti gli interlocutori di riferimento (governo, Anci, federdistrubuzione). L’elezione del comitato esecutivo e del presidente è prevista per il 17 aprile.

L´industria però - come anticipavo - è già molto avanti nel percorso: in risposta alla normativa sono nati una decina di consorzi volontari di produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche ed è probabile che qualche altro consorzio si aggiunga ancora nei prossimi mesi.

Come funzionerà a livello operativo la raccolta ed il ruolo del cittadino?

Le piazzole ecologiche riceveranno i Raee dai cittadini e dalla distribuzione. Un Centro di Coordinamento istituito presso i consorzi dei produttori smisterà i “ritiri” dei Raee dalle piazzole da parte dei singoli consorzi in base ad un sistema alquanto complesso (un “algoritmo”) che terrà conto della tipologia di RAEE trattati da ogni consorzio e delle loro quote di mercato.

I Consorzi dei produttori sosterranno i costi della logistica, dalle piazzole in poi, e i costi del riciclo. Saranno i Consorzi ad attivare contratti con le imprese private di trasporto e con gli impianti di riciclo, e a garantire l’effettivo e corretto riciclo. In questo senso e per questa parte i produttori si sostituiranno ai comuni nella gestione del recupero/riciclaggio/smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici.

I cittadini potranno conferire i Raee presso le piazzole ecologiche e anche presso la distribuzione (qualora acquistino un prodotto nuovo equivalente).

La legge prevede che il finanziamento del sistema venga assicurato da un eco-contributo Raee - proporzionale all’acquisto e pagato dal consumatore - che verrà applicato su tutti i prodotti nuovi, e che potrà essere reso visibile (dunque separato dal prezzo del prodotto) oppure invisibile, ovvero incluso nel prezzo totale.

Cosa cambia rispetto ad oggi?
La nuova legge introduce il concetto di “responsabilità dei produttori”, che sono così chiamati ad implementare e gestire un sistema di raccolta dei prodotti a fine vita. Si tratta di un range di prodotti pressoché infinito che comprende al suo interno frigoriferi, lavatrici, computer e monitor, tv, radio e, appunto, prodotti di illuminazione. Questi ultimi e i frigoriferi, in particolare costituiscono un unicum rispetto al resto dei Raee in quanto sono dei “rifiuti pericolosi” a tutti gli effetti.

I numeri

· 11.000 sono le aziende in Italia che producono apparecchiature elettriche ed elettroniche;

· 32 miliardi di euro è il loro fatturato annuo;

· 212.000 gli addetti (è il secondo settore dopo l’auto in Italia);

· 40 sono gli impianti di riciclo operativi in Italia (considerando tutte le tipologie di Raee) ;

· 60.000 sono le tonnellate, che al tasso attuale di raccolta dei RAEE (circa 1 kg procapite/anno) sottratte alla discarica;

· 20 milioni di euro circa è attualmente il giro d’affari del riciclo;

· 240.000 tonnellate, per 80 milioni di euro sarà il giro d’affari per l’industria del riciclo considerate le quantità previste dalla normativa (4 Kg. Abitante/anno nel 2008);

· L’Italia purtroppo è uno dei fanalini di coda dell’Ue nonostante la normativa di recepimento delle direttive comunitarie è del 2005;

· Nei paesi del nord Europa si sono raggiungi tassi di raccolta pari a 10 kg per abitante. Quando e se in Italia si raggiungerà questo risultato, avremmo 600.000 tonnellate risparmiate alla discarica e 200 milioni di euro di giro d’affari.

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