[21/03/2007] Energia

Disarmo nucleare: dopo 10 anni nulla

LIVORNO. In occasione del decimo anniversario del Trattato di interdizione completa degli esperimenti nucleari, Sergei Ordzhonikidze, direttore generae dell’Onu a Ginevra e segretario della Conferenza per il disarmo, ha sottolineato che le difficoltà che impediscono una sua completa entrata in vigore perdurano.

«Un trattato universale ed effettivamente verificabile – ha detto Ordzhonikidze - costituisce uno strumento fondamentale nel campo del disarmo nucleare e della non-proliferazione».

L’entrata in vigore del trattati (Comprehensive test ban treaty, Ctbt) restituirebbe la fiducia nell’insieme delle disposizioni di sicurezza multilaterale ed accelererebbe gli sforzi per negoziare strumenti supplementari verso il disarmo nucleare, come un trattato sul materiale fissile.

Il Ctbt il 24 settembre 1996 è stato sottoscritto da 71 paesi, durante la Conferenza per il disarmo a New York, anche da Cina, Usa, Russia, Francia e Gran Bretagna, le cinque potenze atomiche “ufficiali”.

Il Trattato impegna gli Stati a bandire tutti gli esperimenti nucleari, in qualsiasi ambiente ed indipendentemente dalla potenza dell’esplosione o degli usi civili o militari che si intende farne.

Ad oggi il trattato è stato firmato da 176 Paesi e ratificato da 126, ma la sua reale entrata in vigore è bloccata da tre paesi: India, Pakistan e Corea del Nord. Uno, la Rdp di Corea, è considerato uno Stato “canaglia”, al pari dell’Iran al quale si vuole impedire lo sviluppo di tecnologie nucleari civili che avrebbero ricadute militari, gli altri due, oltre ad essere nemici storici tra di loro ed a combattere una guerra di posizione in Kashmir, sono alleati degli Usa

La Conferenza sul disarmo è la sola istanza multilaterale di negoziazione di accordi di disarmo, un organo che funziona esclusivamente sulla base di un consenso che riguarda tutto quello che interessa gli Stati in materia di sicurezza nazionale. Vi partecipano 66 Paesi ed ha una relazione particolare con l’Assemblea generale dell’Onu: fissa proprie regole ed il suo ordine del giorno, ma tiene conto delle raccomandazioni dell’Assemblea a cui fa rapporto ogni anno. La Conferenza ha condotto i negoziati per la Convenzione sulle armi chimiche e sul Ctbt, ma dopo il 1997 non ha intrapreso nessun negoziato perché i suoi membri non si accordano sull’ordine delle priorità delle questioni del disarmo.

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