[20/03/2007] Rifiuti

Sversamento idrocarburi, il Comune di Livorno va per vie legali

LIVORNO. Mentre si svolgono le operazioni di bonifica per ripulire la costa dallo sversamento di idocarburi della chimichiera Chemstar Eagle, il Comune di Livorno è anche al lavoro sulla quantificazione del danno e sulla conseguente richiesta di risarcimento. «I danni di natura ambientale - secondo quanto ha spiegato alla Leonardo Gonnelli, responsabile della Protezione Civile del Comune di Livorno - ,per quanto concerne la parte di terra pubblica (Bellana, Terrazza, Chiesa di S.Iacopo in Acquaviva) saranno quantificabili domani. Invece, per una valutazione complessiva del danno (che deve prevedere anche il fondo del mare) bisogna attendere le indagini subacquee che verranno svolte da personale ICRAM (Istituto centrale di ricerca applicata al mare)».

Per quanto riguarda i danni economici, sono sicuramente ingenti e saranno commisurati ovviamente ai costi necessari per la bonifica .
Gli enti territoriali stanno operando, attraverso i loro uffici legali, per veder riconosciuto il “danno ambientale” e conseguentemente recuperare le spese effettivamente sostenute per affrontare l’emergenza attraverso le operazioni di recupero e bonifica per il ripristino ambientale.

Il primo passo della Capitaneria è stato quello di inviare una diffida , ai sensi della legge sulla difesa del mare (la 979 dell’82), al comandante della Chemstar Eagle e all’armatore. Il Comune ha invece inviato alla Provincia (che ne ha la competenza) una comunicazione affinché valuti la possibilità di predisporre una diffida ai sensi del decreto legislativo 152 del 2006.
Da una prima valutazione si delineano valide garanzie per il risarcimento del danno complessivo. La nave non risulta essere (come erroneamente apparso su molti articoli di stampa), una “carretta del mare” ma una chimichiera a doppio scafo, a norma con le disposizioni vigenti e di recente costruzione (è stata varata nel 2000).

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