[20/03/2007] Energia

Eolico, uccelli e pipistrelli: uno studio franco-tedesco

LIVORNO. Nordex, uno dei più importanti gruppi tedeschi di produttori di energia eolica, ha investito 300 mila euro in 5 anni in uno studio sull’impatto degli impianti eolici sugli uccelli ed i pipistrelli che è iniziato nel 2006. L’iniziativa si svolge in Francia su 133 rotori in Beauce ed è sostenuta da Région Centre, Direction régionale de l´environnement (Diren), Agence de l´environnement et de la maîtrise de l´énergie (Ademe) ed associazioni ambientaliste locali. Vengono utilizzati radar per osservare le migrazioni diurne e notturne degli uccelli, mentre i passaggi dei pipistrelli vengono registrati attraverso palloni attrezzati con microfoni a ultrasuoni.

«Non possiamo lavorare con gli industriali perché vanno veloci – ha detto a Le Figaro Laurent Arthur, che si interessa di pipistrelli per il museo di storia naturale di Bourges – Al ritmo con cui costruiscono l’eolico, le nottole potrebbero essere minacciate di estinzione entro i prossimi 20 anni. E’ la specie migratrice colpita nella Beauce, come tutti i pipistrelli nel Midi».
I primi parziali risultati dello studio indicano che gli uccelli migratori, i rapaci e i chirotteri migratori possono essere disturbati dalle pale eoliche, anche se la mortalità diretta per impatto non sembra essere così elevata: «Certi uccelli spendono le loro riserve di grasso per aggirare l’ostacolo – spiega Yann André, della Ligue pour la protection des oiseaux, la Lipu francese – questo li rende vulnerabili».

La mortalità causata dalle pale eoliche in Bauce sarebbe di circa un uccello per apparecchio all’anno ma secondo alcuni ricercatori delle associazioni ambientaliste potrebbe arrivare a 60 nelle zone migratorie sensibili, una cosa già abbastanza nota anche da noi, tanto che anche la regione Toscana vieta la realizzazione di impianti eolici nelle Zone di protezione speciale istituite in base alla direttiva “Uccelli”.

I rapaci nidificanti non sembrano molto colpiti e la mortalità di questi uccelli è molto meno importante di quella dei migratori.
Per evitare le collisioni di pipistrelli che si avvicinano troppo alle pale, un recente studio dell’università scozzese di Aberdeen, ipotizza l’utilizzo di radar, visto che sembra che questi piccoli mammiferi volanti si tengano ben lontani dai radar degli aeroporti. I ricercatori non sanno ancora quale sia l’intensità delle onde radar che disturbano i pipistrelli per poterli allontanare, ma è evidente che i radar non piacciono ai chirotteri e che cercano il cibo lontano da questi impianti.

I pipistrelli seguono gli insetti attirati dal calore delle turbine eoliche ed anche per alcuni ambientalisti francesi sarebbe sufficiente rallentare le pale eoliche durante il periodo di caccia, che è spesso limitato alle ore crepuscolari, per proteggere questi animali.

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