[19/03/2007] Comunicati

Isole, il Parlamento europeo: più attenzione per trasporti, ambiente, infrastrutture e edilizia

BRUXELLES. Il Parlamento europeo ha approvato con 473 voti favorevoli, 26 contrari e 35 astensioni la relazione di Francesco Musotto (Ppe/De) (Nella foto), che definisce l’insularità «una caratteristica geoculturale che potrebbe eventualmente essere sfruttata mediante una strategia per lo sviluppo», ma anche «un handicap permanente che rende la situazione ancora più difficile per quanto riguarda la competitività di queste regioni».

Gli eurodeputati invitano la Commissione Ue ad un approccio politico e legislativo più flessibile verso le isole che soffrono di costi pro capite più elevati della media per le infrastrutture di trasporto e ambientali, per l’energia, chiedono anche di adeguare le politiche comunitarie con possibili ripercussioni negative sullo sviluppo economico, sociale e territoriale delle isole «al fine di porre rimedio, per quanto possibile, ai principali problemi specifici che gravano su ogni regione o gruppo di regioni insulari».

I deputati riconoscono i provvedimenti, inseriti nei regolamenti sui Fondi strutturali Ue 2007-2013, a favore delle regioni strutturalmente svantaggiate, ma deplorano che il Consiglio non abbia accolto altre «come la possibilità di aumentare il tasso di cofinanziamento per le zone che hanno più di un handicap geografico o naturale» e il bisogno di infrastrutture . «che sono così tanto necessarie».

Il Parlamento Ue ritiene necessaria maggiore flessibilità politica «in mancanza della quale si verificherebbero inaccettabili distorsioni di mercato nell´UE» e invita la Commissione a tener conto del bisogno delle isole di usufruire dell´accesso al mercato unico alle stesse condizioni delle regioni continentale, soprattutto con migliori collegamenti di trasporto, e porti e aeroporti. «Andrebbero poi riesaminate le condizioni per i contratti pubblici in materia di trasporti al fine di rimuovere eventuali ostacoli relativi agli obblighi di prestazione di servizi pubblici in modo da facilitare i collegamenti di trasporto con le regioni insulari».

Il Parlamento insiste per l’applicazione alle isole, parte fondamentale della dimensione marittima europea dell´approccio transettoriale per all´attuazione delle politiche comunitarie, con particolare attenzione per le isole lontane dai grandi centri abitati con difficoltà di accesso costi più elevati per prestazione di servizi.

La Commissione è invitata a studiare la possibilità di consentire la concessione di aiuti di Stato per il combustibile e l´energia alle regioni insulari dove i costi «hanno chiaramente conseguenze negative sulla competitività delle comunità locali» e possono «rendere considerevolmente più oneroso il trasporto tra le regioni insulari e l´Europa continentale». Il Parlamento chiede di dare priorità alla sicurezza energetica delle isole con finanziamenti «destinati allo sviluppo e alla realizzazione di progetti per la produzione di energia avvalendosi delle nuove tecnologie e di fonti energetiche rinnovabili nonché a promuovere l´uso efficiente dell´energia nel rispetto della tutela dell´ambiente e della conservazione delle bellezze naturali».

Per gli eurodeputati nelle isole occorre prestare particolare attenzione ad agricoltura, pesca, turismo e l´artigianato ed invitano la Commissione a tener sempre più conto delle esigenze specifiche delle isole in questi settori.

Ma è il turismo che rappresenta «una risorsa primaria per la creazione di ricchezza che ha un´influenza diretta sulla crescita di altri settori» e quindi è essenziale una politica integrata che assicuri la sostenibilità del turismo insulare, accompagnata da una campagna di informazione europea per un marchio di qualità e di origine insulare. Agli Stati membri viene chiesto «di assicurare una protezione efficace delle peculiarità ambientali, culturali e sociali delle regioni insulari tramite misure quali l´elaborazione di adeguati piani di sviluppo regionali e il controllo delle costruzioni e dell´attività edilizia. Dovrebbero anche adottare, in cooperazione con la Commissione, programmi integrati di conservazione del patrimonio culturale e delle risorse ambientali», ma anche sostenere la diversificazione economica nelle zone con svantaggi naturali.

Incoraggia poi le comunità insulari «a fare uso degli strumenti finanziari e di gestione Jaspers (Assistenza congiunta ai progetti nelle regioni europee) e Jeremie (Risorse europee congiunte per le micro, le piccole e le medie imprese) per sfruttare le risorse disponibili per lo sviluppo regionale e «promuovere la crescita delle micro, delle piccole e delle medie imprese, incoraggiando la diversificazione delle economie insulari e promuovendo la crescita fondamentale mediante lo sviluppo sostenibile». Altra preoccupazione è quella per le conseguenze dei cambiamenti climatici nelle isole dell´aggravamento dei problemi esistenti, come la siccità, che possono essere affrontati promuovendo «lo sviluppo e l´applicazione di tecnologie adeguate o di altre misure per far fronte a tali problemi». Il Parlamento ha proposto di designare il 2010 come Anno europeo delle isole.

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